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Nucleare, Veronesi: “Grave per il nostro Paese fermare la ricerca’

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Roma, 10 giu. – (Adnkronos) – Sul referendum del nucleare "pesa sull'opinione pubblica anche la grande paura per la vicenda giapponese che ha scosso il mondo. Io per primo, ho chiesto al governo una riflessione approfondita di almeno uno o due anni". Lo ha dichiarato al Corriere della Sera, Umberto Veronesi, scienziato di fama internazionale, nuclearista da sempre, che si è dimesso da senatore del Pd quando ha accettato la presidenza dell'Agenzia par la sicurezza del nucleare.
"Una riflessione però non è un rifiuto di principio. Resto convinto – continua Veronesi – che, anche nella decisione di non costruire nuovi centrali, sarebbe grave per il nostro Paese fermare la ricerca sul nucleare e sulla sua sicurezza, come il resto del mondo continua a fare". In merito all'accusa rivolta ai nuclearisti di essere lontani dalla natura "è esattamente il contrario. La maggiore fonte di energia nucleare – spiega Veronesi – è il sole, che degli elementi naturali è il simbolo.
Tutta l'energia che ci circonda è nucleare: sole, stelle, raggi luminosi. La terra emette radiazioni, noi emettiamo radioattività, nel mare vi sono 3 milligrammi di uranio ogni metro cubo. L'energia dell'atomo è l'opzione più vicina alla natura". "Il nucleare – conclude Veronesi – non è nè di destra nè di sinistra. La destra è stata a lungo condizionata dalla lobby del petrolio, mentre la sinistra ha dimenticato che 'l'atomo per la pace' è stato una bandiera nel dopo guerra".

Articlolo scritto da: Adnkronos