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Oua, giovedì sciopero avvocati e astensione da udienze

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Oua, giovedì sciopero avvocati e astensione da udienze

Roma, 22 giu. (Labitalia) – Giovedi' 23 giugno l'Oua (Organismo unitario dell'avvocatura), raccogliendo le indicazioni degli ordini degli avvocati italiani e delle associazioni forensi, ha proclamato una giornata di astensione dalle udienze e promosso una manifestazione unitaria di protesta a Napoli, in programma alle 10,30 presso l'Arengario del Nuovo Palazzo di Giustizia al Centro Direzionale. Maurizio de Tilla, presidente dell'Oua, non ha dubbi sull'esito della manifestazione: "Sono attesi oltre duemila avvocati, e l'adesione all'astensione sarà massiccia: rimane grande la preoccupazione contro una politica di privatizzazione della già malandata giustizia italiana".
"La mediaconciliazione obbligatoria -rimarca de Tilla- è il primo tassello di questa svendita, si è in balia di società di capitali (che sono il 60 % delle Camere di conciliazione) con mediatori con una formazione inadeguata, senza la previsione della presenza di un avvocato di fiducia e senza alcun criterio di competenza territoriale (con il rischio di essere convocati a mille km di distanza): è una speculazione vera e propria sui diritti dei cittadini. Non solo: il sistema vigente è pregiudiziale per il successivo giudizio in caso che la mediazione fallisse. Non è un caso che il Tar del Lazio ha rinviato il decreto legislativo all'esame della Corte Costituzionale". Inoltre, sottolinea l'Oua, "è bene smentire un'affermazione che spesso leggiamo sui mezzi di comunicazione: la mediaconciliazione non è il linea con le indicazioni dell'Europa per rendere più celeri i processi, al contrario contrasta palesemente con l'articolo 47 della Carte dei diritti fondamentali dell'Unione europea. La dimostrazione di tutto ciò è che un modello come l'italiano infatti non esiste in nessuna parte del mondo occidentale".
"In queste settimane al Senato, in commissione Giustizia -sottolinea de Tilla- si sono tenute le audizioni sui due disegni di legge (Benedetti Valentini, Della Monica e altri) che propongono la modifica della normativa sulla mediaconciliazione. L'Avvocatura, compatta e unitaria, attende la più sollecita approvazione al Senato". "Sullo stessa linea -continua il presidente Oua – vanno i provvedimenti in discussione sullo smaltimento dell'arretrato: rottamare le cause, mettendole in mano a degli 'ausiliari cottimisti' e comprimere il diritto di difesa. Una risposta emergenziale a un problema che si riproporrà fra qualche mese, che rinvia la vera scommessa che è quella della riorganizzazione della macchina giudiziaria. In tal senso, avvocati e magistrati, Oua e Anm, hanno già presentato un pacchetto di proposte con il Patto per la giustizia, che sono fin a ora rimaste inascoltate". "Per tutte queste ragioni -conclude de Tilla- saremo moltissimi il 23 giugno a Napoli a dimostrare che gli avvocati sono uniti e che gli accordi al ribasso dal sapore corporativo non pagano. La richiesta è chiara: eliminazione dell'obbligatorietà della mediaconciliazione, no alla privatizzazione della giustizia civile, sì alla riforma della macchina giudiziaria per restituire efficienza e celerità ai processi e al sistema giustizia".

Articlolo scritto da: Adnkronos