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Pallamano: Petrarca a bocca asciutta!

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Arezzo – Brutto turno per la Petrarca Pallamano Arezzo, cui non porta molta fortuna l’inno di Mameli suonato, come in tutti i Palazzetti d’Italia, prima delle gare. Centocinquant’anni dall’unità d’Italia, trentasei dalla fondazione della Società, ma nonostante gli anniversari nessuna delle formazioni maggiori raccoglie punti e la doppia sconfitta brucia assai. Per restare sul risorgimentale, il piglio garibaldino nella B Maschile c el’ha Bastia che viola il PalaMecenate imponendosi per 34 a 29 sugli uomini di Saadi,
Ci si attendeva molto di più da una gara contro un avversario già battuto all’andata e praticamente con gli stessi punti. Però occorreva il miglior Arezzo, magari ancora migliore di quello uscito vittoriosa la settimana scorsa dal palasport di Poggio a Caiano.
La gara però ha subito girato nel verso giusto per gli ospiti che, va detto, alla fine hanno meritato la vittoria. Una prova molto regolare quella della formazione umbra, che è molto cresciuta ed è riuscita a mantenere un ritmo costante specie in attacco. Viceversa Arezzo ha confermato ancora una volta i propri limiti nella continuità del gioco. Non che la squadra sia apparsa inferiore agli avversari come individualità e potenzialità, ma è pur vero che la formazione forte è quella che riesce a distribuire equamente carica agonistica, energie, lucidità nell’arco dei sessanta minuti e purtroppo sabato questo è mancato. Forse manca anche, in questo anno di transizione, il leader in campo che riesca a prendere in mano la squadra nei momenti difficili.
Bisogna aver pazienza, Alti e bassi vanno in preventivo, però è certo che al campionato della Petrarca mancano molti punti.
Cinque minuti di buio, quelli finali, impediscono alla B femminile di tornare dal sempre ostico campo di Grosseto con la vittoria. Bella gara, quella delle ragazze di Polezzi, avanti per tutto il primo tempo, poi sotto di uno e quindi un testa a testa che vede le due squadre sul 16 pari a cinque minuti dalla fine. Poi è probabilmente la fatica ad annebbiare le idee e la panchina corta offre poche soluzioni. Due errori consecutivi in attacco, palla persa, contropiede, rete. Poi la frenesia del recupero ed ulteriori errori. Grosseto chiude avanti 20 a 16, un risultato bugiardo che suona davvero come una beffa.
Una storia che si ripete dopo Montecarlo e Bazzano, altre sconfitte di minimo scarto. Anche se l’amalgama fra le atlete aretine ed gli innesti provenienti da Bastia è in continuo progresso, Arezzo paga, come peraltro previsto fin dall’avvio, la difficoltà di allenamento assieme e la scarsità di alternative in ruoli chiave, per cui anche la giornata di scarsa vena o l’indisponibilità in corso gara della singola giocatrice porta riflessi importanti su tutta la squadra.
E manca anche un briciolo di fortuna nei momenti topici della gara, sul pareggio ad una manciata di minuti dalla fine. Se il contropiede della giovanissima ma grande Mencarelli si fosse concluso col suo terzo gol e non sulla traversa, se il rigore di Poeta non avesse trovato il palo, se … probabilmente saremmo a scrivere ben altro articolo. Ancora una volta, peccato.
Il turno di fermo della prossima settimana arriva a proposito per riordinare le idee.