Home Cultura e Eventi Cultura Porta Sant’Andrea ha il suo museo

Porta Sant’Andrea ha il suo museo

0

Arezzo – Un sogno biancoverde che diventa realtà. Sant’Andrea ha inaugurato il museo in via delle Gagliarde. Una folla di quartieristi non sono voluti mancare allo storico appuntamento. Una giornata memorabile per Porta Sant’Andrea e per l’intera città.
“A meno di un anno dall’avvio dei lavori – dichiara il rettore Maurizio Carboni – consegniamo al popolo biancoverde e alla città il museo del quartiere. Il ringraziamento va all’amministrazione comunale che ci ha concesso i locali, a Banca Etruria che ci ha sostenuto e ai quartieristi che senza sosta hanno dato una mano a realizzare l’ambizioso progetto firmato da Gian Lorenzo Magri. Un doveroso plauso naturalmente anche a tutti i professionisti che hanno collaborato con il quartiere consentendo di portare a termine il museo”.
Numerosi ringraziamenti si sono susseguiti durante la cerimonia che ha preso il via con l’esibizione degli sbandieratori ai quali il quartiere ha voluto consegnare una bandiera di seta. “È un meritato dono – ha aggiunto il rettore Carboni – per gli alfieri aretini che hanno portato l’immagine della giostra per cinquant’anni nel mondo. Il quartiere ha voluto omaggiare l’associazione sbandieratori di un ricordo per il loro 50esimo compleanno”. Tra complimenti e applausi si è svolta l’inaugurazione alla presenza del primo cittadino e di numerosissime autorità civili e religiose. Dalla ristrutturata sala d’arme Enzo Piccoletti gremita fino all’inverosimile gli invitati sono poi passati nei nuovi locali. Un applauso ha accompagnato il taglio del nastro che ha aperto l’ingresso al Museo di Porta Sant’Andrea. Un fiume biancoverde si è riversato incuriosito nel museo rimanendo a bocca aperta. La cerimonia si è quindi spostata nei locali del museo dove è stata scoperta una targa in memoria del commendator Giuseppe Municchi al quale il Quartiere ha intitolato la sala del consiglio direttivo. È stato poi il parroco della chiesa di Sant’Agostino a benedire i locali durante una festosa e affascinante cerimonia alla quale ha partecipato anche una rappresentanza in costume di figuranti biancoverdi: paggetto, dame, vessilliferi e armigeri hanno infatti fatto da cornice all’evento contribuendo a rendere ancor più suggestiva l’inaugurazione.
Per Banca Etruria il direttore Paolo Conticini della direzione territoriale Città di Arezzo ha dichiarato: “Banca Etruria rinnova oggi l’impegno in favore della città di Arezzo e delle sue manifestazioni culturali attraverso il sostegno ai protagonisti della Giostra del Saracino. In quest’ottica e all’interno di un progetto di più ampio respiro che associa sempre la Banca ai protagonisti del Saracino, il nostro Istituto ha voluto contribuire alla realizzazione del Museo del Quartiere di Porta Sant’Andrea. Si tratta di un’iniziativa d’eccellenza che rimane nel tempo a beneficio della collettività e dei visitatori, e che contribuirà a promuovere il patrimonio e la qualità della tradizione della città di Arezzo.”

Interventi realizzati:
I lavori hanno preso il via il 21 maggio 2010. Dopo le interruzioni legate ai periodi delle due edizioni della Giostra del Saracino e per il periodo legato ai festeggiamenti per la vittoria della 32esima lancia d’oro, le opere sono riprese ad ottobre senza interruzione.
Ad aprile 2011 il quartiere ha completato importanti interventi sia nella Sala d’Arme destinata a diventare il polo ricreativo e la sala conferenze sia nei nuovi locali adibiti a Museo.
Nell’area ricreativa sono state tinteggiate le pareti, realizzati i nuovi impianti elettrici ed i servizi igienici. Nei locali della cucina è stato realizzato il nuovo pavimento mentre nella sala d’Armi e all’interno del Circolo è stato installato un impianto audio/video. Infine nella sala d’armi è stato collocato un palco da destinare alle attività ricreative e una scala in pietra di accesso al museo.
Nel museo ingenti le opere realizzate: dopo aver abbattuto una parete sono stati costruiti quattro archi in pietra in stile romanico, tinteggiate le pareti e riqualificato sia il soffitto in legno che la pavimentazione preesistente, in parte sostituita. Inoltre sono stati realizzati i servizi igienici e l’impianto idraulico oltre a quello termico e a quello elettrico secondo innovative tecniche di risparmio energetico.
I locali sono stati poi abbelliti con teche in cristallo per l’esposizione dei costumi d’epoca e piedistalli in pietra e legno nei quali saranno custodite le lance d’oro. Un moderno impianto audio con filodiffusione completa il museo. Infine grazie alla laboriosità dei quartieristi è stato sistemato il cortile interno.
Notizia Archiviata. Immagine non più disponibile.Notizia Archiviata. Immagine non più disponibile.
Notizia Archiviata. Immagine non più disponibile.Notizia Archiviata. Immagine non più disponibile.