Home Attualità Economia Premi RC Auto sempre più alti

Premi RC Auto sempre più alti

0
Premi RC Auto sempre più alti

Arezzo – "Subito la riforma dell'attuale sistema del risarcimento diretto previsto dal Codice delle Assicurazioni Private". E' quanto chiedono i Carrozzieri di CNA e Confartigianato che sottolineano: "Anche l'Antitrust ha confermato il sostanziale fallimento del meccanismo dell'indennizzo diretto, richiamando la necessità di intervenire con una riforma di sistema che rilanci la competizione tra imprese e riduca i costi per i consumatori".
A quattro anni dalla sua entrata in vigore nel febbraio 2007, la procedura di risarcimento diretto in caso di incidente automobilistico (cioè l'obbligo di richiedere l'indennizzo alla propria assicurazione) prevista dal Codice delle Assicurazioni Private ha fallito l'obiettivo di ridurre i premi delle polizze RC Auto.
Infatti, dal 2009 al 2010 si sono registrati aumenti del 15% dei premi assicurativi, con punte del 25% per gli autoveicoli e del 35% per i motocicli. Come se non bastasse, i tempi di liquidazione dei danni si sono allungati.
I Carrozzieri di Confartigianato e CNA chiedono che i cittadini siano liberi di scegliere la procedura del risarcimento diretto, sia nella fase giudiziale che in quella stragiudiziale, oppure di richiedere l'indennizzo all'assicurazione del responsabile del danno.
Inoltre sollecitano l'abolizione del rimborso 'in forma specifica' che permette di ottenere la riparazione gratuita dell'auto attraverso officine convenzionate con la propria compagnia. Anche in questo caso, secondo le Associazioni, i cittadini devono avere il diritto di scegliere il carrozziere di fiducia per la riparazione dei danni.
Le norme sollecitate dai Carrozzieri eviterebbero il rischio che si concretizzi un abuso di posizione dominante da parte delle assicurazioni. Oggi, infatti, le compagnie assicurative decidono le tariffe delle polizze RC auto, possono imporre da chi far riparare l'auto incidentata, condizionano l'importo del risarcimento, condizionano le tariffe orarie che devono applicare le officine, intervengono nella determinazione dei tempi di riparazione.
Tutto ciò viola i principi di libero mercato e di libera concorrenza tra le imprese di autoriparazione, con il rischio reale di una mancanza di tutela dei diritti dell'assicurato dal punto di vista della qualità ed affidabilità della riparazione, elementi indispensabili ai fini della sicurezza stradale.