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Serata finale per i premi ‘Guido Tarlati’ e ‘Caterina de I Medici’

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Serata finale per i premi ‘Guido Tarlati’ e ‘Caterina de I Medici’

Arezzo – Un gemellaggio enogastronomico più che azzeccato quello tra i premi “Guido Tarlati” di Arezzo e “Il Caterina de I Medici” di Firenze. L’appuntamento che quest’anno, eccezionalmente, ha visto unire i due prestigiosi riconoscimenti, si è chiuso lunedì sera (31 gennaio) con una ricca cena di gala presso il ristorante “Doccia” di Castiglion Fibocchi, preceduta da una lunga e intensa giornata di appuntamenti che si sono articolati tra le città di Firenze e Arezzo. Ad organizzare e mettere in piedi l’evento ci hanno pensato l’Associazione cuochi di Arezzo (che da 21 anni porta avanti il Premio Tarlati) e l’Unione Regionale Cuochi Toscani (che si occupa del Premio Caterina de I Medici da 17 edizioni). Accanto a loro l’Associazione Cuochi di Firenze e Siena, e il Consiglio Regionale, con il Patrocinio della Regione Toscana, dei Comuni, delle Province, della Camera di Commercio di Firenze e di Arezzo e del Corpo Consolare di Firenze.
Proprio in occasione di questo speciale connubio, gli organizzatori hanno predisposto un parterre di premiati di altissimo livello, con i volti più noti del mondo dell’enogastronomia. Direttamente dall’Islanda è arrivato Gissur Gudmundsson, Presidente mondiale dei cuochi. Accanto a lui il noto chef siciliano Filippo La Mantia, oggi proprietario di uno dei ristoranti più rinomati di Roma, all’interno del Hotel Majestic di via Veneto. La Mantia è stato premiato nella sezione “maestro di cucina Nazionale” per aver saputo imporsi con una gastronomia innovativa legata alla sua terra siciliana, ma rivisitata grazie all’abbandono di cipolla e aglio e alla loro sostituzione con pesti di agrumi. Per la sezione dedicata alla cucina regionale il premio è stato assegnato al cuoco senese Mario Neri, da oltre 50 anni personaggio di riferimento per la cucina del suo territorio e uno dei fondatori dell'Unione regionale cuochi toscani. Un ulteriore premio legato alla sua lunga carriera anche per Gastone Pegoraro di Pistoia nella sezione Pasticcerie e Panificazione per il grande impegno nella valorizzazione dei prodotti e per aver aperto un centro di formazione delle arti bianche oggi riferimento indiscusso per il settore. Al noto chef Marco Valletta è stato consegnato il premio all’insegnamento, visto il suo sviscerato amore per la professione di docente che da anni porta avanti con rigore, attenzione, sistema, disciplina e molta attenzione nel promuovere nell'allievo la ricerca dell’autonomia personale in cucina. Tra i premiati anche Davide Cassi, docente di fisica della materia all'università di Parma dove è presidente del corso di laurea in scienze gastronomiche. Per lui il riconoscimento nella sezione Ricerca scientifica alimentare, visto il suo impegno di studio nel mondo della gastronomia molecolare. A ricevere i riconoscimenti “Tarlati” e “Caterina de I Medici” anche due volti noti al pubblico televisivo. In primis quello di Anna Moroni, dal 2003 star indiscussa della Trasmissione “La prova del cuoco” di Rai Uno dove è diventata per antonomasia il prototipo della cuoca italiana. Accanto a lei Claudio Sottili da anni impegnato nella conduzione di fortunate trasmissioni televisive enogastronomiche oggi in onda su Italia 7. Il parterre di premiati si arricchisce di un premio alla memoria di Gianpaolo Cangi, scomparso un anno fa, instancabile ambasciatore e promotore della cucina italiana nel mondo, per anni segretario generale della Federazione Italiana Cuochi. A ritirarlo ci ha pensato la figlia Enza. Consegnato anche il Premio letterario in memoria di Renato Ramponi (fondatore dell'Unione Regionale Cuochi) che è stato assegnato allo chef Fabio Tacchella General Manager della Nazionale italiana cuochi, per avere scritto interessanti trattati sulla cucina. Altro speciale premio “Caps Amicis Album” dedicato al compianto aretino Rinaldo Drago, è stato invece consegnato a Paolo Caldana, Presidente della Federazione Italiana Cuochi.

I festeggiamenti si sono aperti ad Arezzo domenica 30 gennaio quando tutti gli insigniti è stata offerta una cena di benvenuto presso il ristorante “il Torrino” con tema la “Chianina in Tavola” organizzata dall’Associazione Cuochi di Arezzo e Siena in collaborazione con l’associazione “Gli amici della Chianina”.
Il giorno seguente la manifestazione si è spostata a Firenze, dove, nello splendido salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze i premiati hanno ricevuto il premio “Caterina de I Medici”. A fare gli onori di casa ci ha pensato il primo cittadino in persona Matteo Renzi insieme all’assessore all’educazione Maria Di Giorgi. “Il riferimento a Caterina De’ Medici – ha sottolineato il sindaco Matteo Renzi nel suo saluto – è a una donna che ha avuto l’intelligenza di valorizzare l’arte e la cultura ma che ha considerato il cibo parte integrante dell’arte e della cultura. Il cibo non è qualcosa da mettere da parte, ma è invece fondamentale per l’identità di questa città e della Toscana e per il suo futuro”. Dopo un brindisi augurale e il saluto delle autorità della Regione Toscana a Palazzo Panciatichi, sede del Consiglio, la manifestazione si è spostata nuovamente ad Arezzo. I premiati hanno avuto la possibilità di fare una breve visita della città e di poter ammirare la Chiesa di San Francesco dove è custodito il famoso affresco della “Leggenda della Vera Croce” di Piero della Francesca. Alle 17 l'appuntamento istituzionale nella Sala dei Grandi della Provincia di Arezzo a cui hanno preso parte il Presidente della Provincia Roberto Vasai, il sindaco di Arezzo Giuseppe Fanfani, l’assessore all’agricoltura della Provincia Andrea Cutini e l’assessore alle attività produttive e commercio del comune aretino Alessandro Giustini. Insieme alle autorità locali anche il Presidente dei Cuochi di Arezzo Roberto Lodovichi, il presidente dell’Unione regionale Cuochi Toscani Franco Mariani e il segretario del Premio Caterina dei Medici Angelo Mazzi. Coro unanime di apprezzamento per l’importante appuntamento enogastronomico e per l’impegno costante di questi anni, in fatto di valorizzazione del territorio e delle sue tipicità, da parte delle berrete bianche aretine. "Un pubblico di premiati di così alto livello – ha commentato il presidente Vasai – non può che onorarci. La provincia aretina ha sempre creduto fermamente nello sviluppo dell’enogastronomia. E i risultati di questi ultimi anni ci stanno dando ragione con una crescita molto forte del settore confrontandosi positivamente con tante altre realtà, e mi auguro che si continui su questa strada basata su qualità e responsabilità".
Durante l’appuntamento nella Sala dei Grandi, allietato dall’ugola d’oro di Raffaella Torzoni e dalle note dei musici della città, l’Associazione Cuochi di Arezzo ha voluto premiare 3 chef del territorio per la loro lunga e prestigiosa carriera professionale oltre che per il loro ruolo primario svolto proprio all'interno dell'Associazione. Si tratta di Piero Lapini (1°delegato dell’Associazione Italiana Sommelier di Arezzo, oggi anche Presidente Nazionale e fondatore dell’Associazione Italiana Conoscere L’olio D’Oliva, docente dell’Accademia del Gusto nonché per molti anni presidente dei cuochi aretini), Franca Senesi (oggi vice presidente dell’Associazione cuochi di Arezzo e segretario delle Federazione Italiana Cuochi, proprietaria della “Bottega di nonna Tina” che fornisce cibi e semilavorati per persone intolleranti e con allergie alimentari) e di Domenico Gregori (proprietario del Ristorante Sottobosco dal 1986, noto chef che ha cucinato per premi Nobel come il Dalai Lama e Dario Fò, ex presidente dell’Associazione cuochi di Arezzo e docente dell’Accademia del Gusto).
Riconoscimenti anche per 4 scuole alberghiere del territorio: la “Vasari” di Figline Valdarno, l’Istituto “Camaiti” di Caprese Michelangelo, il “Vegni” delle Capezzine di Cortona e l’Istituto “Artusi” di Chianciano Terme.
Grande commozione durante l’appuntamento aretino al ricordo di Rinaldo Drago scomparso nell’agosto del 2010 all’età di 73 anni. Per anni lo chef aretino è stato il presidente dell’Associazione Cuochi della Regione Toscana e Vice Presidente Nazionale. La sua figura è stata ricordata più e più volte da tutte le massime cariche delle berrette bianche e dallo stesso Presidente FIC Caldana. “La sua assenza si fa sentire molto – ha ricordato con la voce rotta dal pianto Caldana. La sia più grande lezione è quella di averci insegnato ad essere collaboratori e non concorrenti”. “E’ proprio grazie a Rinaldo – hanno proseguito Mariani, Lodovichi e Mazzi – che oggi questi due premi enogastronomici così importanti si sono gemellati. Prima della sua morte fu deciso di organizzarli insieme e oggi nel suo nome e con i suoi insegnamenti siamo fieri di aver portato a termine questo obiettivo con successo e con una platea di ospiti di così grande livello”. Al termine delle celebrazioni in provincia i Ristoranti sotto le Logge Vasari di Piazza Grande hanno proposto un gustoso aperitivo coadiuvati dall'Associazione Panificatori di Arezzo allietato da un colorato spettacolo degli Sbandieratori e musici della Città di Arezzo. La serata si è poi conclusa con una cena di Gala presso il ristorante Doccia di Rondine curato dal Team dell'Associazione Cuochi di Arezzo in collaborazione con l'Ais delegazione di Arezzo che si è occupata del servizio vini mentre l'associazione pasticcieri e cioccolatieri Arezzo ha organizzato la parte dolce della serata. In cucina gli chef Giuseppe Giuliattini, Leonardo De Candia, Lorenzo Pisini, Emiliano Rossi, Domenico Gregori, Gianandrea Castigli. Durante la serata i premiati di quest'anno hanno ricevuto il riconoscimento dedicato a “Guido Tarlati”. Altri interessanti premi sono stati assegnati dall’Associazione Cuochi di Arezzo a Massimo Rossi (proprietario del ristorante Belvedere e delegato dell'Associazione Italiana Sommelier aretina) per essersi distinto nella valorizzazione del territorio attraverso l’uso altamente professionale dei prodotti locali e ai fratelli Andrea e Maurizio Fazzuoli insieme alle rispettive consorti Michela e Marzia (dei Ristoranti Logge Vasari e Lancia D’Oro di Arezzo) per la sezione “L’arte di ricevere nell’arte”. Quest’anno, inoltre, l’azienda aretina “Boscovivo”di Alfredo Landucci, leader nel settore dei tartufi e delle specialità alimentari aretine e toscane, ha deciso di conferire il IV Premio Nazionale Boscovivo ai fratelli Massimo e Roberto Lodovichi quali “esempio di professionalità ed eccellenza nel promuovere l'arte culinaria aretina in Italia e nel mondo”.
Info sui premi:

Premio Internazionale “Caterina de Medici”
Un Premio Enogastronomico dedicato ad una donna. A colei che esportò da Firenze la cucina toscana. A Caterina de’Medici, regina di Francia. Il 2011 segna la sua XVII edizione. La consegna del “Caterina de’Medici” da parte del Consiglio Direttivo dell’Unione Regionale Cuochi Toscani e dalla Commissione Permanente come Premio per l’attività svolta è segno tangibile del livello di qualità raggiunto dagli esperti che operano in questo settore. L’alto riconoscimento della medaglia dello Stato Italiano, conferita dall’allora Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi, che questo evento è riuscito ad appropriarsi, testimonia il prestigio raggiunto dalla manifestazione durante gli ultimi anni, tanto da essere considerata dalla critica il “Premio Nobel” della cultura enogastronomica.

Premio “Guido Tarlati
Nel 1991 ideato dal consiglio direttivo del momento viene istituito il Premio Guido Tarlati. Il nome del premio e’ ispirato all’omonimo vescovo aretino vissuto alla fine del 1300 che ha lasciato in eredità ai cuochi aretini numerose ricette, fra cui la famosa "Zuppa di Pollo del Tarlati”. Questa ricetta e' oggi contesa tra Aretini e Francesi, perchè sembra abbia dato origine alla più famosa in tutto il mondo "Zuppa di pollo Francese". Lo scopo del premio è quello di rendere omaggio a personaggi del mondo dell’enogastronomia che abbiano contribuito a promuovere la cucina tipica della nostra terra, in Italia e nel mondo. Sia esso giornalista, scrittore, conduttore televisivo, personaggio politico e delle istituzioni, cuoco, con meriti riconoscibili. Le celebrazioni del premio vengono organizzate ogni anno, alla fine di Gennaio. Da molti anni e’ il momento più solenne dell’associazione cuochi Arezzo. E’ il momento che unisce tutte le berrette bianche e che porta ad Arezzo i vertice della federazione nazionale. In tale occasione vengono consegnati i collegium cocorum provinciali e altri riconoscimenti a cuochi benemeriti.
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