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Sesso: lui lei e l’altro, condividere miglior amico rovina l’intimità

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Sesso: lui lei e l’altro, condividere miglior amico rovina l’intimità

Milano, 9 ago. (Adnkronos Salute) – Tra moglie e il marito, si sa, è sempre meglio non mettere il dito. L'equilibrio di coppia è fragile come il cristallo e se fra lui e lei si insinua l'altro, allora l'interferenza può tradursi in un problema di letto. Anche quando il terzo lato del triangolo non è un amante, ma solo un innocente amico comune. Il 'teorema' arriva da un gruppo di ricercatori Usa, che in uno studio pubblicato sull''American Journal of Sociology' si scomodano per dimostrare scientificamente ciò che i fan dei proverbi sanno da tempo.
Ecco la conclusione degli autori: quando la moglie lega troppo con gli amici storici del marito, arrivando ad avere con i confidenti del partner un livello di intesa superiore a quello fra il compagno stesso e suoi amici, il rischio di 'defaillance' di lui tra le lenzuola aumenta. La probabilità di disfunzione erettile raddoppia (+90% circa), calcolano gli studiosi. O cresce anche di più – precisano – se l'uomo 'ferito' è già alle prese con i turbamenti della mezza età, cioè se ha superato i 50 anni o è entrato da poco nei 60. Implicazioni mediche a parte, la notizia calza in un certo senso con quello che è ormai diventato il vero, grande gossip dell'estate 2011: il presunto amore nato fra la campionessa di nuoto Federica Pellegrini e il collega Filippo Magnini, migliore amico dell'ex di lei Luca Marin.
Insomma, il messaggio è lo stesso: in amicizia e in amore bisogna stare ben attenti a non mischiare troppo le cose, soprattutto se la triade coinvolge una femmina e due maschi. Stando allo studio, infatti, la 'geometria' diventa pericolosa quando è lei a contendere il miglior amico a lui. Benjamin Cornwell della Cornell University americana, ed Edward Laumann dell'Università di Chicago sono partiti dai dati di due studi nazionali che nel 2005 hanno coinvolto complessivamente 3.005 persone fra i 57 e gli 85 anni. In generale, circa un terzo dei maschi del maxi-campione aveva sperimentato la disfunzione erettile, un disturbo che aumenta con l'età e che si associa a problemi di salute (per esempio cardiopatie, diabete e obesità), ma anche psicologici o di altro tipo ancora.
Ebbene, esaminando nel dettaglio le varie cause di disfunzione erettile e cercando di approfondire i possibili fattori scatenanti di natura sociale o psicologica, gli scienziati hanno osservato che fra i maschi sani, 'fisiologicamente' in grado di avere rapporti sessuali soddisfacenti con la propria partner, il rischio di impotenza aumentava – e di molto – quando si verificava una condizione che gli anglosassoni chiamano 'partner betweenness'. In sintesi, quando lei e lui condividono un certo numero di amici e confidenti di sesso maschile.
"In generale – riferisce Laumann – la maggior parte degli uomini del campione intratteneva con i propri amici una relazione più stretta rispetto alle partner. Ma il 25% circa condivideva con la partner uno o più amici". E scavando a fondo nella dinamica, è emerso che "la 'partner betweenness' è un forte predittore di disfunzione erettile", avverte Cornwell. In altre parole, una condizione che riguarda la normale 'rete sociale' di una coppia su 4 può rappresentare un fattore di rischio per il benessere sessuale.
Ecco il dato preciso emerso dalla ricerca: "Un uomo la cui partner intrattiene con alcuni amici di lui contatti più stretti di quelli fra il partner e questi suoi amici – riassume Cornwell – ha il 92% di probabilità in più di incontrare difficoltà nel raggiungere o mantenere l'erezione durante un rapporto sessuale". Con dei 'distinguo' singolari: il rischio aumenta addirittura di oltre il doppio se l'uomo con amici troppo invadenti è over 50 o è appena entrato nella 60esima decade della vita, mentre si azzera fra i maschi 70-80enni.
Negli uomini più anziani, dunque, questo tipo di 'gelosia' si spegne. La 'partner betweenness' non è affatto un problema e non incide minimamente sulla felicità matrimoniale. L'ipotesi degli autori è che, superata una certa età, il concetto di virilità si modifichi e in qualche modo si 'stemperi'. Invece fra gli uomini più giovani, pur di mezza età, il fatto che la partner abbia con un proprio amico un livello di confidenza troppo alto viene visto come una violazione della privacy, una specie di tradimento del proprio ruolo centrale nella coppia, una sorta di insulto al tradizionale concetto di mascolinità.
Per dirla ancora una volta coi proverbi, due galli in un pollaio non possono stare. Anche se la 'gallina' è una sola.

Articlolo scritto da: Adnkronos