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TG2 Memorie d’Italia

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Arezzo – Il logo della Comunità Montana del Casentino continua a rappresentare i Comuni della Vallata nel TG2 RAI delle 20,30 nella rubrica quotidiana giornalistica, durata un minuto circa, che racconta la storia degli italiani utilizzando le pellicole del cinema familiare. Oltre dieci puntate sono state realizzate in collaborazione con il servizio CRED Mediateca Banca della Memoria dell’Ente. Le immagini narrano le grandi trasformazioni sociali, economiche e culturali del Novecento da un punto di vista particolare: le riprese cinematografiche di famiglia, fatte per uso proprio ma spesso portatrici di informazioni di qualità eccezionale per antropologi, sociologi e storici e talvolta di dirompente valore simbolico. E poi c’è tutto il fascino del movimento, dell’ “Amarcord” con cui si vede con nostalgia un’Italia ormai scomparsa e amata. Così il sig. Giuseppe Tondelli ha donato all’Archivio dell’ente, e da qui al TG2, bellissime immagini legate al primo giorno di scuola del figlio Pietro nel 1968 e ancora una strepitosa sequenza in cui la storica 500 accompagna la scampagnata estiva di famiglia al fresco torrente, dove viene lavata mentre i bambini giocano nell’acqua. Abbiamo visto il carnevale di S.Giovanni Valdarno del1953 e uno straordinario ritratto del paese molisano di Sepino, documenti forniti dai figli del signor. Giuseppe Corsi, cineasta valdarnese che ha documentato con passione ed estro oltre vent’anni di vita. In tempo di Carnevale abbiamo visto il Cinema Italia di Soci nel 1961, con un magico veglione concorso “Il volto più bello” fornito dal sig. Piero Pieri. Ancora seguiranno immagini del tempo di guerra fornite dalla fam. Innocenti di Firenze, degli anni 30 del sig. Paolo Nardi Berti di Pratovecchio fornite dal figlio Pio e vacanze marine tra gli anni ‘20 e ‘40. L’assessore alla Cultura della Comunità Montana del Casentino, Maria Luisa Lapini, sostiene che “l’ampia collaborazione con RAIDUE testimonia ancora una volta la validità dell’Archivio Banca della Memoria dell’Ente, costruito dagli operatori CRED della Comunità Montana del Casentino con passione e fatica, nella consapevolezza di un lavoro ancora incompiuto e parziale e con molte criticità legate alla scarsità delle risorse. Eppure c’è e rappresenta degnamente il Casentino come struttura tra le più ricche d’Italia per quantità e qualità di dati. Se non c’è sviluppo senza Memoria, come spesso si dice senza far niente, in Casentino sembra si sia intrapresa la strada giusta”.