Home Attualità Treviso, secondo malato chiede di poter rifiutare cure salvavita

Treviso, secondo malato chiede di poter rifiutare cure salvavita

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Treviso, 5 ago. (Adnkronos Salute) – Un altro malato a Treviso chiede al giudice di poter bloccare le cure. Dopo il caso del decreto del magistrato che ha concesso a una donna trevigiana colpita da sclerosi multipla, testimone di Geova, la possibilità di nominare il marito come amministratore di sostegno per poter eventualmente rifiutare cure salvavita troppo invasive, ieri i legali di Paolo Ravasin, da 7 anni malato di Sla, hanno depositato un ricorso per chiedere una procedura analoga. Secondo quanto riporta oggi 'Il Gazzettino' Ravasin, da anni a letto, immobilizzato e collegato con il mondo solo attraverso un computer che governa con il movimento degli occhi, si batte per il diritto di poter decidere quando porre fine alla sua vita.
Nel 2008 è stato il primo in Italia a sottoscrivere e a registrare in un video il suo testamento biologico. Le sue volontà sono chiare: quando la malattia prenderà il sopravvento e lui non sarà più cosciente, nessuno potrà più idratarlo o alimentarlo artificialmente.
E ieri il suo legale Raffaele Ferraro ha portato, assieme al testo del ricorso in segreteria al Tribunale di Treviso con cui si chiede la nomina del fratello Alberto Ravasin come amministratore di sostegno, anche una copia del testamento del malato. Ora il giudice civile avrà 60 giorni per aprire l'istruttoria e poi dovrà emettere una sentenza. Certo è che se verrà approvata la legge sul testamento biologico, non varrà più la volontà del malato, visto che l'ultima parola spetterà al medico curante. Ma i legali di Paolo Ravasin hanno fatto sapere che in questo caso ricorreranno anche alla Corte Costituzionale.

Articlolo scritto da: Adnkronos