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20 disegni, 1 storia: quella dell’edilizia popolare

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20 disegni, 1 storia: quella dell’edilizia popolare

Franco Lani ripercorre la storia dell’edilizia popolare. Ad Arezzo ma non solo. La sua professione lo ha portato anche a Venezia, nel 1990, per coordinare la progettazione e la realizzazione dei programmi di edilizia residenziale pubblica nella regione Veneto. Adesso la sintesi del suo lavoro è racchiusa in una cartella con 20 disegni che verranno presentati mercoledì 29 febbraio, alle ore 17.30, nell’auditorium Ducci di via Montetini.
Interverranno il Sindaco Giuseppe Fanfani; il Presidente di Arezzo Casa, Gilberto Dindalini; l’architetto Andrea Branzi e lo stesso Franco Lani.
“Questa cartella è una pubblicazione anomala – scrive Andrea Branzi – perché non raccoglie una serie di progetti, ma piuttosto “disegni di progetti” che sono materiale molto diverso dagli elaborati destinati al cantiere. Per essere più precisi esso costituisce una sorta di autoritratto del suo autore e insieme un ritratto realistico del paesaggio periferico, semi urbano, di Arezzo e di gran parte delle cittadine italiane”.
La lunga attività professionale di Franco Lani, progettista di edilizia residenziale pubblica soprattutto nell’aretino e nel Veneto e direttore dello Iacp – Ater di Arezzo, poi Arezzocasa Spa, deve essere compresa in questo singolare contesto sociale e urbano, “dove l’architettura – precisa Branzi – è chiamata a realizzare episodi isolati, eccentrici rispetto alle normali e accademiche programmazioni del progetto, realizzando quella sorta di “parcheggio di architettura”, variopinta e colta, che sostituisce i quartieri periferici con località corrispondenti agli antichi toponimi rurali, precedenti ai piani territoriali che spesso registrano passivamente lo stato di fatto, non avendo gli strumenti e la capacità politica di modificarli radicalmente”.
Andrea Branzi definisce quelli di Lani “progetti eclettici, colti, appassionati, che corrispondono
perfettamente a questa realtà priva di centro, città antiche e insieme anti-storiche. Nell’epoca della globalizzazione, dove le identità locali tendono a scomparire dentro un territorio privo di confine, risultato apparente di una ambiguità sociale e urbana, ma che possiede nel suo insieme una propria straordinaria attualità, il modello di un mondo che sembra scomparire, continua a sopravvivere a se stesso, grazie alla passione e all’intelligenza e alla qualità di singole persone, come Franco Lani, che lavorando inconsapevolmente a un proprio auto-ritratto, realizza il ritratto più completo di una comunità e di un territorio”.
I disegni e la cartella sono stati curati da Piramide di Arezzo e pubblicati da Edizioni Polistampa di Firenze con la collaborazione di Arezzo Casa insieme a Comune di Arezzo, Provincia di Arezzo e Coingas.