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500 veicoli in meno: il Pionta respira aria nuova

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500 veicoli in meno: il  Pionta respira aria nuova

AREZZO – Da Martedì 20 Novembre scatta la "tolleranza zero" per la sosta selvaggia all'interno del parco Pionta: l'ingresso all'area sarà consentito solo con apposite autorizzazioni, con multe e rimozione di veicoli per tutti i trasgressori. Questa decisione, assunta nei giorni scorsi dall'assessore Dringoli, fa seguito ad un'interrogazione presentata in consiglio comunale dal capogruppo del Nuovo Polo per Arezzo Luigi Scatizzi che, appurato l'inesorabile stato di degrado e di abbandono che caratterizza l'area del Pionta, chiese alla giunta di impegnarsi per riqualificare l'intera zona. «L'amministrazione si è dimostrata sensibile alla richiesta di porre fine al fenomeno della sosta selvaggia – affermano Scatizzi e Andrea Gallorini, presidente comunale dell'Unione di Centro. – Negli ultimi mesi centinaia di automobilisti hanno approfittato dello stato di abbondano del Pionta per parcheggiare i loro mezzi nei viali, sui prati o nelle aiuole: in una sola mattina siamo riusciti a contare oltre 500 auto lasciate all'interno del parco pubblico, con 337 veicoli nei dintorni dell'università e 181 nell'area della Asl. Questi numeri configuravano un fenomeno difficilmente tollerabile e non potevano lasciare indifferente l'amministrazione». Il divieto di accesso all'area costringerà gli studenti a trovare soluzioni alternative per parcheggiare le automobili, provocando loro nuovi disagi e ulteriori spese: consapevoli di questa problematica, Scatizzi e Gallorini propongono all'amministrazione di allestire un apposito parcheggio per chi frequenta il polo universitario. «Purtroppo nei dintorni del Pionta non esistono parcheggi gratuiti – spiegano, – dunque gli studenti dovranno ricorrere ad aree di sosta a pagamento e dovranno farsi carico di nuove spese. Chiediamo dunque all'amministrazione di attivarsi per realizzare un'area dedicata ai soli studenti: una soluzione funzionale ed economica potrebbe essere quella di riaprire il vicino parcheggio di Via Laschi, munendolo di un ingresso automatico che garantisca l'accesso a chi possiede una tessera universitaria». Risolto il problema della sosta selvaggia, Scatizzi si augura ora che il Comune porti avanti un più vasto progetto di risanamento e di valorizzazione del Pionta. «Il primo passo è stato fatto – conclude. – Ora è necessario continuare a lavorare per un recupero del verde pubblico, per allestire una nuova illuminazione e per ideare un definitivo rilancio di un'area che, con i suoi 13 ettari, costituisce un importante polmone verde nel cuore di Arezzo».