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Anghiari scoperta stalla dell’orrore. Centoventi caracasse di pecore

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Anghiari scoperta stalla dell’orrore. Centoventi caracasse di pecore

Gli agenti del Corpo Forestale dello Stato hanno denunciato due imprenditori agricoli di Anghiari, in provincia di Arezzo, per l’uccisione di 120 pecore e capre e per il maltrattamento di altri 70 ovini e caprini, tenuti in precarie condizioni igieniche, sanitarie e di alimentazione.

Sono stati gli uomini della Forestale di Pieve Santo Stefano ad intervenire insieme a veterinari della ASL 8 nei pressi della località Pianettole, per verificare le condizioni di detenzione del bestiame allevato in un’azienda agraria gestita da due imprenditori agricoli residenti ad Anghiari. Dalla stalla priveniva un odore nauseabondo ed all'esterno, abbandonate sul terreno, c'erano numerose carcasse accatastate di pecore e capre in avanzato stato di decomposizione. Tra le caracasse c'erano dei cani che mangiavano gli animali morti.

Dentro alla stalla il pavimento era completamente ricoperto da uno strato di circa due metri e mezzo di letame e carcasse di animali morti. S Settanta pecore e capre erano ancora vive ma ovviamente allo stremo.

Lo spazio che rimaneva tra lo strato di letame sottostante e il tetto della struttura era minimo, tanto che gli animali potevano affacciarsi alle finestre poste nella parte superiore della stalla.

I veterinari della ASL 8 hanno certificato che la morte degli animali, sono appunto 120 le carcasse conteggiate, è stata causata alle precarie condizioni alimentari, igieniche e sanitarie in cui venivano detenuti, abbandonati praticamente a se’ stessi da circa tre mesi.

A peggiorare le cose è intervenuta anche una grave infezione virale, che si è rapidamente diffusa tra il bestiame, favorita dallo spazio ristretto in cui questo erano costretti a vivere.

I due allevatori anghiaresi, titolari dell’azienda agricola sottoposta a controllo, sono stati quindi denunciati dal Corpo Forestale alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Arezzo per uccisione, maltrattamento e abbandono di animali.

Si tratta di reati molto gravi, soprattutto quelli relativi all’art. 544 del Codice Penale, per i quali è prevista la reclusione.

E’ già in corso la bonifica dell’allevamento, alla quale sovrintenderà la ASL 8, che si occuperà anche della salute degli animali sopravvissuti.