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Arezzo punta sull’ICT

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Arezzo capitale dell’ICT. Lunedì prossimo i colossi dell’ICT si riuniranno ad Arezzo, presso la sede dell’Associazione Industriali, per discutere le nuove frontiere della tecnologia informatica: il cosiddetto “cloud” (nuovola), che consente di utilizzare qualsiasi tipo di documento senza aver bisogno di chiavette usb, hard disk e archivi digitali. Di volta in volta, si potranno acquistare canzoni, noleggiare film, scaricare documenti aziendali, sfogliare libri elettronici come e quando si vuole, pagando quello che si consuma come fosse acqua o energia elettrica. Ad illustrare le nuove tecnologie saranno: Mark De Simone (Amministratore Delegato Cloud Italia), Gennaro Panagia ( Cloud Leader Ibm Italia), Paolo Valcher (Direttore Innovazione e Sviluppo Territoriale Microsoft), Stefano Cinquini (Responsabile Sles Specialist Telecom Italia), Alessandro Giari (Presidente Polo Tecnologico Navacchio) e Stefano Parisi (Presidente Confindustria Digitale).
L’evento, che sarà trasmesso in diretta web grazie a Flynet, è promosso dal Gruppo Terziario Avanzato di Confindustria Arezzo e fa parte di un ciclo di seminari connessi alla cultura dell’innovazione. “Per le principali economie avanzate l’ICT è dalla metà degli anni ‘90 il principale motore della crescita guidata dall’innovazione – spiega Gianfranco Cutini, Responsabile del Gruppo Terziario Avanzato di Confindustria Arezzo – in Italia questo propulsore è stato finora usato meno e le aziende sono in significativo ritardo nell’uso degli strumenti ICT e delle teconologie di rete. Senza contare il ruolo giocato dalle carenze infrastrutturali ed infostrutturali, come la copertura della banda larga. Questa iniziativa nasce con l’obiettivo di far crescere la “cultura dell’innovazione” e rinnovare i processi aziendali per meglio rispondere alla crisi economica internazionale. Dal Made in Italy alle aziende più tecnologicamente avanzate, si ravvisa infatti la necessità di promuovere una differente identità nei mercati mondiali, che faccia proprio il valore dell’innovazione attraverso gli strumenti ICT più evoluti – continua Cutini – i vertici aziendali necessitano però di corrette informazioni a riguardo e l’iniziativa di lunedì è per questo un’occasione di confronto e formazione per conoscere gli aspetti tecnici sui servizi offerti, i tempi e gli investimenti necessari per avere garanzie di sicurezza, continuità e disponibilità dei dati, con particolare riferimento all’aspetto normativo vigente sulla corretta ubicazione e validità dei sistemi remoti adottati”. “La sfida sulla crescita, che per l’Italia rappresenta un’ assoluta priorità accanto a quella del risanamento del bilancio, non può essere affrontata se non attraverso una profonda innovazione del sistema paese che, così come sta avvenendo nelle più importanti economie mondiali, abbia come protagoniste le tecnologie digitale, intese come fattore di accelerazione dei processi economici, di modernizzazione della Pa, di aumento della produttività delle imprese – dice Stefano Parisi – se oggi, nell’Ue, l’Agenda digitale costituisce lo stimolo principale per la ripresa dei trend di sviluppo, per il nostro Paese gli investimenti in Information & Communication Technology legati al lancio della Internet Economy possono contribuire a un aumento del Pil del 4-5% da qui al 2015. Per il made in Italy in particolare, l’Ict rappresenta un’opportunità formidabile di innovazione e rilancio della capacità competitive. Ma per coglierla è fondamentale promuovere alcune azioni, su cui Confindustria Digitale è fortemente impegnata sia verso il sistema delle imprese che con proposte già avanzate proposte al Governo. Fra queste vi è lo sviluppo delle competenze digitali delle aziende , la riqualificazione dei lavoratori sulla base delle innovazioni tecnologiche in atto, la creazione di un vero mercato di venture capital in grado di sostenere la nascita delle start up, l’infrastrutturazione a banda ultra larga, in via prioritaria, dei distretti e delle aree ad alta intensità di imprese”.