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‘Canto degli esclusi’ a cura di e con Alessio Boni e Marcello Prayer

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Giovedì 9 Agosto Alessio Boni e Marcello Prayer saranno in scena a Stia in Piazza Tanucci nello spettacolo di Pievi e Castelli In Musica “Canto degli esclusi”.

“Se un poeta dona le proprie carte con l’intenzione di regalare i propri patimenti, le ansie, le sue mille anime, gli altri dovrebbero ringraziarlo perché, con gli occhi rarefatti dalla follia, sta guardando il destino anche per loro.

Le foglie del destino sono vagabonde, scorrevoli e piene di baci nascosti.”

(da “Alda Merini – reato di vita – autobiografia e poesia)

Gli artisti Alessio Boni e Marcello Prayer sottolineano che “Dopo Pavese e Pasolini, abbiamo scelto di continuare il gioco della Poesia nella nudità scenica con Alda Merini, dove le nostre voci si alternano e s’intrecciano (come sempre) per diventarne Una, a cadenzare la ritmicità del Suo verso di forte intensità emotiva nel grumo di contraddizioni che l’hanno abitata. Abbiamo immaginato d’ascoltare la Sua voce dettarci, come gli antichi rapsodi, il Libro di Poesia da mettere in voce: così è nata la necessità di questo altro viaggio che ora proponiamo”.

«Io non fui originata
ma balzai prepotente
dalle trame del buio
per allacciarmi ad ogni confusione»

(Paura di Dio,1955)

Ingresso € 10
Ridotto € 4
Info e prenotazioni 0575.507245
Inizio spettacolo ore 21.15

ALESSIO BONI nasce a Sarnico (Bergamo) il 4 luglio 1966.
Attore minimale, nei cui occhi si legge il forte cinismo dei suoi personaggi, è un interprete giudicato fin troppo diretto, che si sa abbandonare – all'occasione – a una spettacolarità e a un tocco patetico che lo trasmutano da gladiatore lombardo a placido e personalissimo individuo colto nelle sue fragilità. Ad Alessio Boni non piaceva studiare: già a 14 anni lascia la scuola e si mette a fare il piastrellista assieme a suo padre, frequentando solo i corsi serali. A 20 anni parte per San Diego, in California, dove va avanti con lavoretti come cameriere, pizzaiolo, baby sitter e pony express. Tornato a Roma, debutta come attore nel film tv Il mago (1990) di Ezio Pascucci, accanto al grande Anthony Quinn. Capisce che quella è la sua strada, così si iscrive all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio D'Amico e inizia a bazzicare i palcoscenici teatrali, ma anche a lavoricchiare nei fotoromanzi. È proprio in quegli anni che esordisce come interprete cinematografico nella pellicola di Italo Moscati Gioco perverso (1991) con Fabio Testi, Enzo Decaro e Claudia Gerini. Una volta diplomatosi sotto Orazio Costa Giovangigli, con un saggio d'esame tratto dall'Amleto di Shakespeare, continua a frequentare i corsi di dizione per eliminare l'accento bergamasco e si perfeziona professionalmente sotto Luca Ronconi, seppur lavorando accanto a Liliana Cavani nel bellissimo Dove siete? Io sono qui (1993). Nel 1995, frequenta un corso a Los Angeles, poi tornato in Italia, porterà in scena Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare, Peer Gynt di Ibsen e soprattutto L'avaro di Molière, con la regia del grande Giorgio Strehler. Grande amico di Luigi Lo Cascio e Fabrizio Gifuni, si costruisce una carriera prevalentemente televisiva, composta da telefilm e fiction quali: Dopo la tempesta (1996), Un prete tra noi (1997), La donna del treno (1998), Incantesimo (1999), Mai con i quadri (1999), Pepe Carvalho (1999), L'uomo del vento (2001), Dracula (2002) e L'altra donna (2002).

Ma il successo arriva quando Marco Tullio Giordana lo sceglie, spinto da Lo Cascio e da Gifuni, per interpretare uno dei protagonisti de La meglio gioventù (2003) accanto alla grande Adriana Asti, Sonia Bergamasco, Maya Sansa, Jasmine Trinca e Riccardo Scamarcio. Un gruppo di attori che vincerà il premio Nastro d'Argento. Il legame con Giordana si farà così forte da allora che Boni sarà presente anche in altri due film: Quando sei nato non puoi più nasconderti (2005) e Sangue pazzo (2008). Nel 2005 è protagonista assieme a Giovanna Mezzogiorno, Angela Finocchiaro, Stefania Rocca e l’amico Luigi LoCascio nel film di Cristina Comencini La bestia nel cuore, che vanta anche una prestigiosa nomination agli Oscar come Miglior film straniero. Poi sarà ancora televisione con le fiction Vite a perdere (2004), Cime tempestose (2004) e La caccia (2005). Recita accanto a Emir Kusturica, Donatella Finocchiaro e Valeria Solarino in Viaggio segreto (2006), mentre ultimamente è stato protagonista nelle fiction Caravaggio (2007), nella miniserie Guerra e

pace (2007) nel ruolo del principe Andrej Bolkonskij, fino a Rebecca (2008) remake dell’omonimo film di Alfred Hitchcock e Puccini (2008) sulla vita del compositore. Per il cinema ha partecipato all’ultimo film di Stefano Incerti sul dramma dei desaparecidos in Argentina, Complici del silenzio (2009).

MARCELLO PRAYER nasce a Bari l’ 11 Febbraio 1965.
Nel 1988 si diploma alla Scuola di Espressione ed Interpretazione Scenica di Orazio Costa Giovangigli presso il Consorzio Teatro Pubblico Pugliese di Bari. Lo stesso anno con la supervisione di Giovangigli e la regia di Manzari, parteciperà al dramma teatrale Assassinio nella cattedrale di T.S. Eliot, mentre è dell’anno

successivo L’uomo nascosto, azione scenica in commemorazione di Socrate. A teatro Prayer lavora interpretando testi classici come Romeo e Giulietta, Riccardo III, La tragedia di Amleto, principe di Danimarca (quest’ultimo all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico di Roma, diretto sempre da Giovangigli) di William Shakespeare; Evgenij Onegin di Prokof’ev (da Puskin), poema drammatico per soli attore e orchestra op.71, per la drammaturgia e regia di Luciano Alberti; Il Platone della Casilina su testi di Platone e Pasolini, di cui è anche regista assieme a Gianni Cascone. Partecipa anche al progetto “Dante – Divina Commedia. Per un teatro di poesia” con la regia Federico Tiezzi al Teatro Metastasio di Prato. Dal 1991 al 2003 è insegnante del Metodo Mimico, applicato alla poesia in forma di coro, presso il Centro d’Avviamento all’Espressione/Gruppo MIM di Firenze diretto da Orazio Costa Giovangigli. Per lo stesso motivo, collabora spesso con l’ Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico di Roma. Sempre a Roma, da Ottobre a Dicembre 2004, insegna il Metodo Mimico presso Cinecittà Campus. Nel 2000 fonda con Pietro Conversano e Lucia Ferrati l’Associazione Culturale Movimento Ultimo con sede a Pesaro.

Dal 2003 è direttore artistico della scuola di teatro Officina – Teatro del Banchero di Taggia (Imperia). In questa sede svolge anche attività di regista: fra i testi portati in scena figurano Riflessi sull’acqua, L’orecchio luminoso di Dioniso, Figure nel deserto, Avatar Dancing di Gianni Cascone, Carne rossa carne nera a cura dello stesso Prayer e di Alessio Boni, La maschera della morte rossa dai racconti di Edgar Allan Poe, Esilio,

Confini liberamente ispirato a La scrittura cuneiforme di Kader Abdolah.

Marcello Prayer ha anche partecipato ad alcune produzioni cinematografiche e televisive: ha lavorato, tra gli altri, con il regista Marco Tullio Giordana ne La meglio gioventù (2003) e Quando sei nato non puoi più nasconderti (2005), con Andrea Porporati ne Il Dolce e l’Amaro (2007) affiancando attori come Luigi

Lo Cascio e Donatella Finocchiaro e ne L’uomo che rubò la Gioconda per la regia di Fabrizio Costa con Alessandro Preziosi e Violante Placido, in El artista di Gastón Duprat e Mariano Cohn, produzione Barter (Italia) e Costa film (Argentina), e Galantuomini regia di Edoardo Winspeare, produzione Acaba – Roma.