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Dringoli sulla sentenza della Consulta su i servizi pubblici locali

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Dichiarazione dell’assessore Franco Dringoli: "La sentenza di questi giorni della Corte Costituzionale è molto rilevante perché boccia le normative introdotte dai governi Berlusconi e Monti dopo il referendum attinenti la gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. I provvedimenti governativi miravano ad aggirare il referendum e la volontà dei cittadini espressa chiaramente con i referendum del 2011 per cui il servizio idrico non può essere privatizzato e anche gli altri servizi pubblici locali possono, se i comuni lo vogliono, rimanere a gestione pubblica.

Vengono così fermati i progetti di cessione ai privati dei servizi stessi che i governi Berlusconi e Monti volevano imporre agli enti locali.
Questa sentenza è dunque significativa anche per il Comune di Arezzo. In primo luogo perché dà forza all’obiettivo della ripubblicizzazione del servizio idrico, affinché si attuino i risultati del referendum con l’eliminazione della remunerazione del capitale e si possa perseguire una riduzione delle tariffe.
Ma la portata per il nostro comune e più ampia, in quanto si trovava di fronte all’obbligo, oggi cancellato dalla Consulta, di mettere nel mercato i servizi gestiti dalle proprie aziende “in house” oppure a cedere una quota significativa della loro proprietà.

Atam e Arezzo Multiservizi sono due aziende pubbliche che in questi ultimi anni si sono fortemente caratterizzate per una gestione sana, efficiente e per importanti investimenti nella città. Privatizzarle sarebbe stato un danno di prospettiva per il nostro territorio.
Oggi queste aziende possono continuare a operare nella strada sin qui seguita, possono ulteriormente qualificare e ampliare in modo coerente i propri servizi nell’ambito delle strategie fissate dal Comune di Arezzo. "