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Farmaci cannabinoidi in Toscana: consiglio regionale approva la legge

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Farmaci cannabinoidi in Toscana: consiglio regionale approva la legge

La Regione Toscana da oggi è la prima in Italia a disciplinare con un’apposita legge, sotto il profilo organizzativo e procedurale, l’uso dei farmaci cannabinoidi all’interno del servizio sanitario regionale. L’obiettivo è uniformare e semplificare per i pazienti toscani l’accesso a tali farmaci, utili nel trattamento di gravi patologie e per lenire il dolore e le controindicazioni delle cure chemioterapiche, oltre che per limitare l’uso degli analgesici oppiacei, al fine di evitarne l’assuefazione e i maggiori effetti collaterali.

“Si tratta di una legge di grande civiltà che va incontro alle richieste e alle necessità di tanti malati e associazioni. Sono contento e emozionato anche perché oggi è arrivata a compimento una battaglia iniziata con la collega Alessia Ballini, che nell’ultimo periodo della sua vita utilizzava tali farmaci contro il dolore e le nausee della chemioterapia, provando in prima persona le difficoltà legate alla mancanza di un quadro normativo che ne regolasse l’acquisto” – dichiara Brogi, primo firmatario di una delle due proposte di legge riunite nel testo approvato.

“E’ chiaro che non esiste nessun tipo di connessione con l’idea del consumo di cannabis” – prosegue Brogi – “stiamo parlando di uso terapeutico, scientificamente comprovato, controllato e stabilito dal medico. Credo che sia un nostro dovere dare ai cittadini la possibilità di curarsi con dei farmaci senza dover sostenere costi elevati e lunghe e complesse procedure burocratiche, oppure doversi muovere fuori dalla legalità. La legge approvata va in questa direzione e, dato che si tratta della prima legge di questo tipo in Italia, potrà diventare un punto di riferimento per le altre regioni e si propone anche di lanciare un segnale al Governo e al Ministero della Sanità per un’apertura verso i farmaci cannabinoidi, necessari per tante persone ammalate”.

Al tal scopo, è stata approvata all’unanimità una risoluzione, collegata alla legge, che impegna la Giunta ad attivarsi presso il Governo e il Ministero della Sanità, chiedendo interventi che garantiscano a livello nazionale l’accesso ai farmaci cannabinoidi.

La legge approvata fornisce una cornice legislativa all’accesso ai farmaci cannabinoidi, inquadrando la normativa statale e regionale esistente, secondo cui è previsto l’uso terapeutico dei principi attivi derivati dalla cannabis, ma, non essendo presenti sul mercato nazionale, i farmaci che li contengono sono reperibili solo all’estero, mentre in Italia è possibile ricorrere a preparazioni realizzate in farmacia su prescrizione medica. Sempre in base alle norme ministeriali cui la legge fa riferimento, quando l’acquisto dei farmaci all’estero è richiesto da struttura ospedaliera, il costo è carico del servizio sanitario. E’ importante sottolineare che l’avvio del trattamento potrà avvenire in ambito ospedaliero e se necessario proseguire anche dopo la dimissione del paziente. Le aziende sanitarie locali, da parte loro, hanno il compito di coadiuvare i pazienti nelle procedure d’acquisto all’estero, per le quali la Regione Toscana già prevede forme di contribuzione.