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Il cuore a… Scuola

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Il cuore a… Scuola

Le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morbilità e mortalità nei paesi occidentali ed in Italia sono responsabili del 43% della mortalità totale. Un ruolo fondamentale è rivestito dall’individuazione precoce dei fattori di rischio e dall’educazione e correzione degli stili di vita a partire già dall’età scolastica. Il problema dell’educazione sanitaria per la correzione di tutti i fattori di rischio (obesità, alcool, fumo, sedentarietà), è evidenziato da tutte le linee guida nazionali e internazionali nella prevenzione cardiovascolare con una particolare attenzione all’età infantile e adolescenziale. E’ sulle base di questi dati che nasce il Progetto di Educazione scolastica sanitaria a tutto il nucleo familiare, denominato Education School Cardiovascular ARezzo Study (ESCAR Study), che ha l’obiettivo di aiutare i soggetti presi a campione a raggiungere e mantenere un comportamento alimentare salutare, con un peso corporeo nella norma, buon controllo dei valori di colesterolemia e di pressione arteriosa.

"Creare persone più sane, è questo lo scopo che intendiamo realizzare – ha detto il Dott. Salvatore Lenti della Usl 8, curatore scientifico del progetto – e, la vera novità, è il coinvolgimento della famiglia dei ragazzi presi a campione". Il progetto nasce dalla collaborazione tra Liceo Artistico e Coreutico "Piero della Francesca" di Arezzo, Assessorato delle Politiche Giovanili della Provincia di Arezzo, Centro Ipertensione Arteriosa della Medicina Interna e Geriatria dell’Ospedale San Donato di Arezzo, Ufficio Comunicazione e Marketing della USL8 di Arezzo, Corso di Laurea in Infermieristica dell’Università degli Studi di Siena con sede in Arezzo.

"Si tratta di uno studio utilissimo che focalizza l’attenzione su un male silenzioso quale è il rischio cardiovascolare. – Ha aggiunto l’Assessore alle politiche giovanili della Provincia di Arezzo, Francesco Ruscelli – Come assessorato, nel corso di questi anni, abbiamo lavorato sulle tematiche del disagio giovanile, dell’uso di alcol e sostanze stupefacenti, questa volta, facciamo un salto di qualità studiando e lavorando con i ragazzi e gli adulti per cinque anni". A sottoporsi allo studio, saranno gli alunni di tutte le prime classi del Liceo Artistico e Coreutico "Piero della Francesca" di Arezzo: oltre 350 ragazzi e circa 700 genitori che verranno controllati e monitorati per i successivi cinque anni del corso di studio di Scuola Media Superiore. "E’ una grande opportunità per la nostra scuola e, senza dubbio, un valore aggiunto – ha affermato il Preside Luciano Tagliaferri – Ritengo che questo monitoraggio rappresenti uno stimolo per i nostri ragazzi e i loro genitori che diventa un momento formativo importante".

Lo studio sarà suddiviso in varie sezioni: una prima parte prevede un’indagine conoscitiva mirata alla valutazione del livello di conoscenza che hanno figli e genitori sui fattori di rischio cardiovascolare, in maniera tale da correggere errori o carenze di informazione, attraverso un intervento di educazione sanitaria. Poi, ci saranno delle lezioni frontali, all’interno della struttura scolastica, condotte in tempi diversi a genitori e figli, supportate dalla proiezione di slide inerenti una corretta alimentazione, l’importanza dell’attività fisica, i rischi legati al fumo e all’assunzione non controllata di bevande alcoliche; verranno analizzati i fattori di rischio e la loro prevenzione con un corretto stile di vita. E, ancora, la distribuzione di opuscoli: uno per i ragazzi contenente informazioni sul corretto stile di vita; l’altro per i genitori, con le indicazioni relative ai fattori di rischio cardiovascolare e alla loro correzione.

L’obesità, oggi, è una delle grandi emergenze sanitarie dei paesi ad alto sviluppo a partire dall’età adolescenziale e l’Italia detiene, purtroppo, il primato negativo europeo di bambini e adolescenti con eccesso di peso. Nel nostro Paese il 25% di soggetti tra 0 e 18 anni (dato medio) ha un eccesso di peso, con un picco che si registra nella fascia d’età tra 9 e 11 anni, nella quale il 23% della popolazione risulta essere sovrappeso e il 13% francamente obesa. "Sappiamo ormai bene che l’eccesso di peso determina nel bambino e nell’adolescente una serie di gravi problemi di tipo medico, sia fisici che psicologici – ha concluso Marzia Sandroni, responsabile comunicazione della Usl 8 – e sappiamo altrettanto bene quanto sono prevenibili queste malattie. Appare evidente, quindi, l’importanza di una accurata e capillare prevenzione primaria da effettuare su tutta la popolazione. E’ un impegno che riguarda tutti".