Cosa può spingere un uomo ad attraversare da solo l’oceano o a correre per oltre 5000 chilometri?
Credo che ognuno di noi potrebbe attraversare un oceano a remi. A due sole condizioni però: non smettere mai di crederci e aver una forte motivazione. Queste le parole con cui Alex Bellini spiega come sia riuscito a portare a termine percorsi estremi, attraverso itinerari apparentemente impossibili, in una concezione del viaggio che è, prima di tutto, una sfida con se stessi.

Protagonista, tra le varie imprese, delle traversate a remi in solitaria dell’Oceano Atlantico e Pacifico, Alex Bellini ha inoltre corso per 70 giorni da Los Angeles a New York e attraversato parte del Sahara su un jeep. Il “navigatore solitario” ha fatto della sua passione per l’avventura un vero e proprio stile di vita che ha già raccontato in due libri: “Mi chiamavano montanaro” e “Il Pacifico a remi”. Scrive che la sua è una vita dedicata all'esplorazione di sé. L'amore per la montagna si snoda in un'esplorazione di sé che si amplia agli elementi: terra, acqua, aria e dunque mari, oceani, cieli. Dal cammino all'auto, dalla barca a remi alla mongolfiera. Il viaggio fisico e interiore. Perché attraversare l’oceano per 18.000 chilometri in perfetta solitudine porta inevitabilmente a fare i conti con se stessi.

Sabato 14 Giugno alle ore 21, presso i locali della Sala Audiovisivi di Anghiari, Alex Bellini sarà protagonista dell’incontro Ognuno ha il suo oceano da attraversare. Nel corso dell’evento, che va ad arricchire la serie di iniziative che il Festival dell’Autobiografia dedica per questa edizione ai racconti in cammino, Bellini racconterà le sue esperienze e si confronterà con il pubblico raccontando il viaggio in tutte le sue forme e possibilità.