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‘La Versione di Barney’ di Mordecai Richler

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‘La Versione di Barney’ di Mordecai Richler

Un inizio confusionario da cui si snoda una storia indimenticabile. Dalla penna dello scrittore canadese Mordecai Richler (Montréal 27 gennaio 1931- Montréal 3 luglio 2001) nasce uno dei migliori personaggi mai creati, Barney Panofsky (l'autore ha da sempre smentito che si tratti di un alter ego, nonostante le diverse analogie tra la vita del personaggio e la sua, non ultimo la loro crescita in una famiglia ebreo-ortodossa).
Il romanzo è confusionario e incoerente, passando da un racconto all'altro, con alcune note a pie' di pagina, senza capire cosa vogliano dire. Lentamente, passando dalla giovinezza di Barney alla sua vecchiaia, vediamo un uomo che, a un punto cruciale della sua vita, decide di scrivere la verità sulla morte del suo amico Boogie, scomparso anni prima, e di cui non fu mai rinvenuto il cadavere che valse a Barney un'accusa di omicidio dalla quale, in seguito fu prosciolto.

Barney è forse uno dei personaggi più cinici ma anche dei più romantici che si possano trovare. Il romanzo è scritto sotto forma di autobiografia, e diviso in tre capitoli con i nomi delle sue tre mogli, tutte molto diverse tra loro, che hanno scandito la sua vita. Clara, la prima moglie, un'artista bella ma mentalmente instabile, pittrice eccellente ma segnata da un passato traumatico. La Seconda Signora Panofsky, una donna frivola e allegra di cui Barney non rivelerà mai il nome, e Miriam, la terza moglie, la donna che amerà per sempre, la madre dei suoi figli con cui passerà anni molto felici, sempre oscurati dal pesante dubbio che Barney si porta dietro da anni, la scomparsa del suo migliore amico, il senso di colpa e il desiderio della verità.
Ormai vecchio, Barney, su sugggerimento del figlio, scriverà le sue memorie e la sua versione, cercando di allontanare i fantasmi che lo tormentano.
Un libro che letteralmente ti tiene incollato alle pagine, che ti fa sia ridere che piangere e che ti fa amare il protagonista. Una storia d'amore travolgente, d'altri tempi, malinconica, ma anche incredibilmente passionale e viva, reale.
Dal libro è stato tratto un film dal titolo omonimo, per la regia di Richard J. Lewis, e un cast d'eccezione: Paul Giamatti (Barney Panofsky), Dustin Hoffman (Izzy Panofsky), Rosamund Pike (Miriam) e Scott Speedman (Boogie).

La versione di Barney, edito da Adelphi, 490 pagine, €12.

Articlolo scritto da: Irene Mori