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Le università dell’età libera si mettono in rete

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Le università dell’età libera si mettono in rete

Sì è svolto nel pomeriggio di oggi, presso il Palazzo della Provincia di Arezzo, il primo incontro tra i referenti delle Università dell’Età Libera presenti nel territorio aretino, organizzato dalla vicepresidente della Provincia. Hanno partecipato insegnanti e alcuni studenti dell’Università dell'Età Libera "Enzo Ficai" di Arezzo e delle sedi di Capolona/Subbiano, Bibbiena, Pratovecchio; della Unitre di Terontola, Unitre di Castiglion Fiorentino, dell’Università dell'Età Libera di Foiano della Chiana e dell’Università Popolare del Valdarno e il Dott. Giuseppe Conte, Direttore Inps-ex Inpdap Regione Toscana. Si è trattato del primo passo verso la costituzione di un sistema che possa mettere in rete le varie realtà aretine al fine di facilitare la condivisione delle attività svolte da ciascuna di esse.

Le Università dell’Età Libera rappresentano una realtà molto dinamica e lo testimonia il numero di ‘alunni’ iscritti: basta citare i 106 di Pratovecchio, i 70 a Bibbiena, come i 150 a Terontola per arrivare ai 210 di Arezzo. "Invecchiare è una forma d'arte che ogni essere umano deve affrontare…", scriveva James Hillman, psicoanalista e filosofo statunitense. Per questo motivo servono idee capaci di abbellire il diventare vecchi, di parlare alla vecchiaia con intelligenza. Un compito che viene assolto egregiamente da iniziative come le Università dell’Età Libera, presenti ormai da anni in tutta Italia. Realtà che rendono possibile la sfida del nostro tempo, quella cioè di far sì che gli anziani rimangano attivi più a lungo possibile valorizzandone contributo che posso portare alla società, oltre che permettere il rispetto del diritto di apprendimento lungo tutto il corso della vita. E, proprio nell’ "Anno Europeo dell’invecchiamento attivo", la Provincia ha pensato di unire le esperienze delle Università dell’Età Libera aretine, motivarne gli scambi, le interazioni, le comunicazioni e dar vita a nuove elaborazioni, nuove considerazioni, nuovi sviluppi, affinché lo scambio reciproco rappresenti una ulteriore crescita e stimolo per tutti.