Pubblico delle grandi occasioni al Giardino delle IDEE per l’incontro con il Procuratore Nazionale Antimafia PIETRO GRASSO.
Graditi ospiti il comandante dell’Arma dei Carabinieri Antonio Frassinetto, il Presidente della Provincia Roberto Vasai, il Questore Felice Addonizio, il Prefetto Saverio Ordine e il comandante della Guardia di Finanza Dario Solombrino.
Un nuovo sold out e moltissime persone rimaste fuori ad attendere nella speranza di trovare posto.
Un lungo applauso e l’allegria dei ragazzi dell’associazione Libera in rappresentanza della Carovana Antimafia, hanno accolto il Procuratore all’ingresso in Sala.
Il Procuratore fa spesso ricorso a ricordi per spiegare il fenomeno mafioso.
Racconta le origini e gli sviluppi della mafia, i riti, le parole d'ordine.
Lo fa riportando quello che a lui stesso hanno raccontato sia i pentiti sia uomini simbolo come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
In fondo il libro di Grasso è un invito ai giovani a combattere la mafia soprattutto sotto l'aspetto culturale.
“La legalità è la forza dei deboli, è il baluardo che possiamo opporre ai soprusi, alla sopraffazione, alla prevaricazione, alla corruzione” racconta il Procuratore.
“La cultura della legalità” scrive il dr. Grasso “è qualcosa di più della semplice osservanza delle leggi e delle regole; è un sistema di principi, idee, comportamenti ritenuto valido per tutti e utile per sé, che deve tendere alla realizzazione dei valori di uguaglianza, democrazia, giustizia, ma anche di quelli della libertà della persona, della dignità dell’uomo, della tolleranza, dell’integrazione, della non violenza, della pace”.
Le sue parole fanno riflettere, arrabbiare, indignare, commuovere, sperare.
Al termine dell’incontro consueta ordinata fila per acquistare il libro – esaurite in pochi minuti centotrenta copie – e per chiedere una dedica al Procuratore.