Sono 54 i pazienti sottoposti a protesi d’anca negli ospedali aretini tra il 2006 ed il 2010, a cui sono state impiantati dispositivi prodotti dalla ditta DePuy. “Ad oggi – si legge in una nota della Asl – tutti i pazienti sono stati contattati e sottoposti ad accertamenti clinico-diagnostici. Nello specifico, tutte le persone interessate sono state sottoposte a visita medica, esami radiografici ed ematici. Si attendono ora i risultati degli esami ematici – inviati ad un centro specializzato (Inghilterra) – per verificare l’eventuale presenza di ioni metallici, sopratutto cobalto. Solo dopo il riscontro dei singoli referti si potranno valutare le azioni più idonee da compiere, tra cui la possibile sostituzioni delle protesi. Il tutto, naturalmente, in accordo con le persone interessate”.

I controlli messi in campo dalla Asl aretina sono stati avviati circa un anno fa e scattarono immediatamente dopo la comunicazione del ritiro dal mercato delle protesi in questione, da parte della ditta produttrice (DePuy, azienda appartenente al gruppo americano Johnson & Johnson).
“L’azienda – conclude la nota – ha potuto agevolmente risalire ai pazienti interessati, grazie ai meccanismi di tracciabilità e follow up continuo dei dispositivi impiantabili, adottati in tutti i presidi ospedalieri della provincia”.