AREZZO – Quante vite salvate dai bagnini formati al Centro Sport Chimera. Da anni la Società Nazionale di Salvamento (SNS) organizza al palazzetto del nuoto aretino i corsi professionali per bagnini di salvataggio, formando decine di figure qualificate che svolgono la professione nelle piscine e nelle spiagge di tutta la Toscana. Tra i bagnini brevettati c'è anche Andrea Barbagli, il ragazzo che la scorsa settimana ha salvato alla piscina Crocodile il bambino fiorentino che era annegato con un arresto cardiaco; lui è solo l'ultimo di una lunga lista di aretini saliti negli ultimi anni alle cronache per i loro provvidenziali interventi di salvataggio. «Ci congratuliamo con Andrea per come ha operato in un momento di massima tensione e agitazione – afferma Marco Magara, segretario dell'SNS. – Il suo intervento ha testimoniato l'effettiva utilità del nostro corso e l'efficace preparazione che forniamo a chi lo frequenta: siamo convinti che formare nuovi bagnini sia necessario per garantire sempre più sicurezza negli ambienti acquatici e, in quest'ottica, anche questo salvataggio attesta come il ruolo possa realmente salvare alcune vite».
L'SNS ricorda, per tutti gli interessati, che il prossimo corso prenderà il via nel mese di Ottobre: aperte a chi ha un'età tra i 16 e i 55 anni, le lezioni abilitano all'esercizio della professione di bagnino fornendo un brevetto con validità di 3 anni riconosciuto dallo Stato come titolo professionale. Il corso inizierà con lezioni teoriche sui più svariati argomenti (l'ordinanza balneare, le norme igieniche delle piscine, la meteorologia, lo studio delle coste, la conoscenza dei venti…), continuerà con un'area medica comprensiva di primo soccorso e BLS (Basic Live Support) e si concluderà con insegnamenti pratici per perfezionare le capacità natatorie, per allenare l'apnea e per apprendere le tecniche di estrazione e le modalità di trasporto di un corpo.