Al caldo afoso dell’estate ognuno cerca sollievo e, quando si è in città, non c’è luogo migliore dei giardini. E proprio mentre si stava riposando seduta tranquillamente su una panchina di un parco cittadino, una donna veniva avvicinata da una ragazza che, con la scusa di sapere l’ora, si appropriava della sua borsetta e fuggiva. Inaspettata e repentina era, però, la reazione della derubata che rincorreva la ladra fino a raggiungerla e con lei rovinava a terra; ne seguiva una colluttazione nel corso della quale, però, in aiuto della malvivente arrivava un uomo che, alla guida di un’autovettura, raggiungeva le due donne e, senza fermare il suo mezzo, permetteva alla complice di salire con lui e di scappare urtando la vittima che cercava, ancora, di fermarli.
Hanno così preso avvio, immediate, le indagini della Squadra Mobile dirette a rintracciare i colpevoli della rapina che, dalle prime testimonianze assunte, sembravano essere tre: due donne ed un uomo. Gli uomini della Squadra Mobile riuscivano, in breve, a rintracciare il veicolo a bordo del quale i malviventi erano fuggiti nonché ad identificare i responsabili dell’occorso in P.D., di anni 25, individuata quale autrice materiale della rapina, R.G., di anni 28, autista del veicolo e C.G., di anni 22, che si trovava a bordo dell’auto.
Le perquisizioni effettuate a carico dei correi permettevano di rinvenire solo una piccola parte della refurtiva: un I PHONE ed un paio di occhiali da sole che P.D. aveva trattenuto per sé. Il denaro, una somma cospicua, era già stato speso e la borsa con tutto il suo contenuto forse gettata in un cassonetto.
I tre giovani, tutti con problemi di droga, hanno dovuto rispondere al titolare delle indagini, il Sostituto Procuratore della Repubblica, Dott. Marco DIONI, non solo di concorso in rapina ma C.G. anche di detenzione di sostanze stupefacenti, in quanto trovata in possesso di numerose pasticche di un farmaco proibito, mentre R.G., indosso al quale è stato rinvenuto un coltello a scatto, di detenzione illegale di armi.
La locale A.G., sulla scorta degli indiscutibili elementi probatori acquisiti e concorde con l’ipotesi investigativa prospettata dalla Squadra Mobile, ha emesso a carico dei tre correi misure cautelari sottoponendoli all’obbligo di firma ed a quello di dimora.