Home Attualità Economia Regione Toscana chiama Streetfood in ‘vetrina’

Regione Toscana chiama Streetfood in ‘vetrina’

0

I dati forniti da Camera di Commercio di Arezzo per il convegno-focus di Streetfood hanno riportato dati interessanti che confermano l'interesse generale di nuove micro-imprese verso il cibo di strada, patrimonio cultural gastronomico italiano, vera alternativa al fast food e prodotti global in cui anche molti chef blasonati già si cimentano in sinergia proprio con l'Associazione (vedi chef Uliassi nel Chianti e cene a tema a base di cibi di strada in ristoranti stellati). Si acuisce anche l'impegno delle Asl per far rispettare la Legge Regionale riferita al pacchetto igiene senza sottovalutare le tradizioni e il patrimonio culturale rappresentato dai cibi di strada italiani.

Il convegno, moderato dal presidente dell'Associazione Streetfood Massimiliano Ricciarini, ha visto alternarsi negli interventi Fabrizio Piervenanzi, presidente della Commissione Attività Produttive, Sviluppo Economico e Turismo del Comune di Arezzo, l'assessore al Bilancio della Provincia di Arezzo Piero Ducci e i responsabili del Dipartimento di Prevenzione di Asl8 Arezzo dottor Guido Bichi e dottoressa Patrizia Baldaccini. Tra gli interventi anche il dirigente del Dipartimento Disciplina e Politiche di Sviluppo e Promozione del Turismo di Regione Toscana Stefano Romagnoli.

“Auspico che con l'Associazione Streetfood – si legge nell'intervento del Dirigente di Regione Toscana – si possa sviluppare una collaborazione per portare l'esperienza del cibo di strada all'interno del grande progetto di “Vetrina Toscana” che la Regione con altri soggetti sta portando avanti da alcuni anni”. “Vetrina Toscana” è una rete che associa circa 800 ristoranti e 250 piccole botteghe di prodotti alimentari per la diffusione dei prodotti tipici regionali. “Nella nuova strategia impostata da Regione Toscana il cibo di strada ha tutta la dignità di essere inserito e rappresentato – conclude Stefano Romagnoli – dobbiamo insieme trovare gli elementi per far aderire e valorizzare questa realtà all'interno della rete di Vetrina Toscana. Chiederemo all'Associazione (Streetfood) di aiutarci in questo percorso”.

Dal convegno basato sui dati di Camera di Commercio di Arezzo a livello provinciale si evince, nonostante la crisi, la conferma della tendenza di nuovi imprenditori a trattare il fenomeno “cibo di strada”. Molti ristoratori da Arezzo e fuori Toscana scrivono a Streetfood per entrare a far parte della Carovana di Sapori e Streetfood è spesso chiamata a coordinare aree di cibi di strada in giro per l'Italia. Nel triennio 2009-2011 se la ristorazione in sede fissa registra un calo dei nuovi avvii di attività del 3% nel 2010 e di ben il 58,6% nel 2011 (per un totale del 61,6%) la ristorazione ambulante registra un calo del 17,6% nel 2010 per poi rimanere costante nel 2011. Le cessazioni di attività nello stesso triennio riportano per la ristorazione in sede fissa 30 attività chiuse nel 2009, altre 29 nel 2010 e 12 nel 2011. Il commercio ambulante riporta numeri più alti (36 attività chiuse nel 2009, 45 nel 2010 e 47 nel 2011) ma il dato è in forte ascesa a causa di settori diversi dal comparto di riferimento ma inseriti nelle medesime tabelle fornite dall'Ente Camerale aretino.

Nella forte ascesa di attività del settore, nate negli ultimi anni, ciò che ha registrato un incremento è sicuramente l'attività di controllo delle Asl per la prevenzione del rischio di tossinfezione. Purtroppo nelle nuove attività si registra spesso l'improvvisazione quindi la poca attenzione a misure preventive per la salute del consumatore. Così se da un lato Asl8 di Arezzo nella fattispecie cerca di applicare la legge regionale derivata dal pacchetto igiene (Reg. Ce. 852/2004) dall'altro realtà come l'Associazione Streetfood cercano di dare questa garanzia ponendo l'accento sulle tradizioni cultural-gastronomiche e selezionando i produttori.