Home Attualità Bilancio e previsioni per la sanità aretina: ecco cifre e prospettive

Bilancio e previsioni per la sanità aretina: ecco cifre e prospettive

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AREZZO – “Un anno importante, quello che si chiude, durante il quale abbiamo dato gambe a tanti progetti avviati e abbiamo gettato le basi per una ulteriore capacità del sistema sanitario di dare risposte adeguare ai bisogni dei cittadini”. Lo ha detto Enrico Desideri nel consueto appuntamento di fine anno durante il quale ha tracciato con i giornalisti un bilancio della attività svolta nel 2013 e indicato le scelte più importanti in programma per il 2014.
Una lunghissima carrellata di notizie corredate dai dati, per illustrare il lavoro di una azienda, la più grande della Provincia, con i suoi quasi 4.000 dipendenti, 5 ospedali, 100 sedi disseminate sul territorio e una platea di utenti che supera le 350.000 unità.
Si va dallo sviluppo delle attività territoriali, al miglioramento delle specializzazioni negli ospedali, alla tecnologia che rappresenta lo strumento di volta per una correlazione costante fra professionisti e cittadini assistiti.

OSPEDALI
Sono stati 40.000 i ricoveri effettuati nel 2013. Di questo quasi 8.000 in Day hospital. “Noi – ha spiegato Desideri – puntiamo a ridurre le giornate di ricovero. Questo grazie ad una migliore organizzazione (ci si ricovera solo in presenza di acuzie o di interenti chirurgici) e dei miglioramenti nelle tecniche di cura (oggi per un intervento chirurgico si sta in ospedale poche ore, raramente pochi giorni, mentre un tempo il ricovero durava giorni e settimane). Concorsi per i primari”
Tutti gli ospedali sono in rete. Ognuno, anche i più piccoli, ha una propria peculiarità. Garantita ovunque la migliore assistenza e la maggiore sicurezza. Realizzata la centralizzazione della guardia medica chirurgica sugli ospedali di Arezzo e del Valdarno, lasciando agli altri presidi la loro attività programmata, utilizzando appieno le sale per garantire una adeguata produttività. “E a proposito dei piccoli ospedali – ha sottolineato Desideri – abbiamo detto tutti, da me all’assessore al presidente della Regione, che tagli non ce ne saranno e che ogni polemica ormai è davvero fuori luogo”.

118 E PRONTO SOCCORSO
Anche qui numeri impressionanti.
Il 118 ha eseguito oltre 30.000 interventi e gestito un traffico di 180.000 telefonate.
I 5 pronto soccorso hanno registrato 142.500 accessi (un pò meno dell’anno passato) con una riduzione nei pronto soccorso pediatrico e ginecologico.
12.000 sono stati i codici rosso (attesa zero) o giallo (attesa per la prima visita entro i 30 minuti nell’86% dei casi). Per i codici verdi, visita entro un’ora nell’88% dei casi, una delle migliori performance della Regione. E il 96,93% delle persone che poi vengono ricoverati, attendono per questo passaggio meno di 8 ore (standard nazionale).
“Uno dei veri problemi dei pronto soccorso – ha commentato Desideri – è il livello di informazione per i familiari, che a volte creano disagi e malcontenti. Lavoreremo molto sulla comunicazione da dare ai familiari mentre i pazienti sono in trattamento. Intanto, proprio da oggi, al Pronto Soccorso di Arezzo abbiamo messo in funzione i braccialetti elettronici e il totem, che consente ai familiari con un codice a barre, di sapere in tempo reale in quale punto del percorso assistenziale si trova il loro paziente”.

DIAGNOSTICA PER IMMAGINI
Nel 2013 sono stati eseguiti 282. 000 esami di diagnostica per immagini, di cui 52.000 tac, 39.000 ecocolordoppler, oltre 30.000 risonanze magnetiche. “Numeri esagerati – ha osservato Desideri – che non sempre si riescono a contenere. La nostra idea è chiara: incrementare l’accesso per classi di priorità. Dove lo abbiamo introdotto il problema è sparito”.

TANTE NOVITA’ PER IL 2014
Una raffica di novità sono in dirittura di arrivo per il 2014, parimenti disseminati fra ospedale e territorio che ormai sono fra loro pienamente integrati.
Da una pressante campagna di in formazione sui corretti stili di vita (prima misura efficace di prevenzione dalle malattie), alla entrata in funzione della cartella elettronica in ospedale (si inizia dal san Donato), che permetterà di registrare tutto del percorso diagnostico e curativo del paziente, con dati che poi affluiranno nel dossier personale del paziente a disposizione anche del medico di famiglia e del medico di continuità assistenziale; prenotazioni cup direttamente eseguite da chi prescrive (cioè dal medico), nascita, sul modello ampiamente sperimentato e utilizzato nel nord Europa, del Cup Web (prenotazioni online); apertura di nuove case della salute (4 che vanno ad aggiungersi alle attuali 7); trasferimento della oncologia aretina dentro l’ospedale e trasformazione dell’attuale centro del calcit in hospice; incremento dei posti letti di cure intermedie (altri 32 in aggiunta ai 151 già attivi), realizzazione della nuova anatomia patologica ad Arezzo, unica centrale per la provincia; cogeneratore per l’energia elettrica al San Donato; realizzazione della nuova centrale di sterilizzazione.
“Nel 2012 abbiamo avuto, nonostante i tagli – ha evidenziato Desideri – il miglior bilancio fra le Asl della Toscana. Solo ad aprile sapremo se anche il 2013 ci vedrà raggiungere un altrettanto buon risultato, ma pensiamo di avere davvero i conti a posto.”
E il direttore generale ha voluto sottolineare anche la attività spesso poco evidenziata e conosciuta di vaste aree di azione della: dal Sert che ha in carico 2500 pazienti (la metà per le sostanze, 600 alcolisti, 400 tabagisti e 150 per ludopatia), la salute mentale (6.600 persone adulte prese in carico e ben 2.500 minori, complessivamente quasi il 3 % della popolazione), il dipartimento della Prevenzione (2.000 controlli nei cantieri con una diminuzione degli infortuni, altrettanti nei laboratori e nei negozi e mercati alimentari, negli allevamenti, controlli a tappeto delle acque e indagini sullo stato di salute delle popolazioni esposte ad agenti inquinanti) . sull’alimentazione.

PRIMARIATI
“Finalmente è stato rimosso il blocco nazionale alla indizione dei concorsi per i nuovi primari – ha detto con soddisfazione Desideri – e noi abbiamo da ricoprire 12 posti rimasti vacanti. Quelli per le medicine interne sono già stati banditi, mentre attendo per metà gennaio quello per la chirurgia generale robotica di Arezzo e a seguire gli altri, dalla pediatria alle malattie infettive, dalla psicologia infantile agli altri”.

CHICAGO
Infine l’apertura di un nuovo canale di interscambio con il più importante ospedale di Chicago: entro poche settimane sarà formalizzato un partnerariato per 4 specifici progetti con studi di ricerca sulla qualità e la sicurezza delle cure. Inoltre scambi professionali, con i nostri chirurghi che andranno in america per corsi di robotica avanzata (e il tentativo di portare ad Arezzo per primi in Europa lo sviluppo tecnologico e scientifico del Da Vinci), e l’arrivo in Italia di infermieri usa che hanno particolari capacità professionali sanitarie, mentre conoscono poco, e verranno da noi ad imparare, i modelli di assistenza territoriale con una integrazione forte con le specialistiche e gli ospedali, ai quali fa riferimento la riforma sanitaria voluta da Obama e che entra in vigore fra pochi giorni.