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Call center: accordo Assocal-Ugl su contratto con validazione consulenti lavoro

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Roma, 23 lug. (Labitalia) – Sottoscritto da Assocal e Ugl il contratto collettivo per i collaboratori telefonici dei call center, con il 'bollino blu' dei consulenti del lavoro. L'accordo interviene in un settore di lavoro molto particolare che necessitava di una speciale regolamentazione. E, per verificare la coerenza giuridica degli accordi intercorsi tra le parti con il sistema normativo vigente, Assocal e Ugl hanno richiesto l'intervento dei consulenti del lavoro. La Fondazione Studi dei consulenti del lavoro ha, infatti, apposto la propria validazione 'terza' al contratto, attestandone l'aderenza al sistema giuridico nazionale. Non è la prima volta che i consulenti del lavoro sono chiamati ad esplicitare il ruolo di terzietà insito nell'esercizio della professione. Già per i contratti nazionali di lavoro degli 'emotional manager – coach – counselor' e per quello dell'area alimentazione-panificazione, era stata richiesta (e apposta) la validazione giuridica della Fondazione Studi dopo approfondita analisi dei testi in comparazione con la normativa vigente. "Ancora una volta, quindi, viene confermato – sottolineano i consulenti del lavoro – il ruolo di terzietà interpretato dai consulenti del lavoro a tutela degli interessi delle imprese e dei lavoratori. Una professione chiamata giornalmente a far vivere il diritto del lavoro attraverso una corretta applicazione dello stesso ai casi concreti, che si differenzia e si integra con quello teorico approvato a tavolino, ma che deve essere testato per poter esplicare al meglio i propri effetti". "E? convinzione delle parti stipulanti il contratto collettivo nazionale – spiegano Assocal e Ugl – che lo stesso debba ottenere una valutazione giuridica del testo contrattuale, da parte della Fondazione Studi dei consulenti del lavoro, atteso che la competenza indiscussa dei consulenti del lavoro fa sì che la posizione centrale che essi occupano tra impresa, lavoratori e istituzioni pubbliche, contribuisce, sicuramente ad emettere un parere tecnico, particolarmente significativo, in ordine agli aspetti giuridici, economici, assicurativi, previdenziali e sociali connessi alla formazione di un contratto collettivo di lavoro". La validazione giuridica dei contenuti di un contratto conferisce a quel contratto la garanzia dell'aderenza dei contenuti al sistema normativo italiano. "I consulenti del lavoro italiani – dichiara Marina Calderone, presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei consulenti del lavoro- sono a disposizione degli altri attori del mercato del lavoro e del ministero del Lavoro per ogni attività ritenuta utile al miglioramento del sistema. In un momento di grandi fibrillazioni sociali, avere certezza delle regole da applicare è fondamentale quanto il rispetto delle stesse". "E da qui scaturisce anche la consapevolezza del ruolo sociale svolto dalle professioni ordinistiche, quale punto di raccordo tra i cittadini e lo Stato. Per uscire dalla crisi, è necessario puntare su due obiettivi: investire risorse nell'innovazione e nelle Pmi, nonché valorizzare il capitale umano del mondo del lavoro, compresi i liberi professionisti", conclude.