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Conferenza di Jean Pierre Delumeau

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Il ciclo di conferenze “Aretini alla sbarra, delitti, processi e sentenze in epoca medioevale e moderna”, organizzato dalla Società storica aretina in collaborazione con il Comune di Arezzo, prosegue martedì 12 novembre con una conferenza di Jean Pierre Delumeau. Lo storico francese parlerà di protagonisti e testimoni dei ‘placiti’ e dei processi svoltisi in terra aretina nei primi secoli dopo il Mille. L’incontro, come di consueto, è in programma alle ore 17,30, all’auditorium Aldo Ducci di via Cesalpino.
La conferenza di Delumeau rimanda ai secoli remoti del medio evo. Nella documentazione sopravvissuta spiccano due momenti particolari: la fine del X e l’XI secolo, segnati dalle notizie dei grandi ‘placiti’ pubblichi, e l’inizio del Duecento, per il quale sono conservate raccolte di deposizioni, talvolta ampie e illuminanti. Il discorso di Delumeau comincerà negli anni intorno al 1230 per esaminare il caso degli eredi di Ughetto da Sarna, un notabile del tempo i cui figli furono però rivendicati, quali ‘dipendenti’, dall’abate di S. Fiora. Procedendo a ritroso si approderà alla vertenza sulla libertà personale di Giovanni di Rustichello, che nel 1080 dovette riconoscersi servo dello stesso monastero. Nell’ultima parte della conferenza, si tornerà alle deposizioni del primo Duecento, per soffermarsi sul caso di un testimone, la cui vecchiaia era diventata un inferno perché coinvolto, suo malgrado, in un conflitto che lo superava da gran lunga. Due dunque i fili conduttori: le vicende storiche della badia di S. Fiora e Lucilla e le diverse forme della dipendenza personale.
Nato a Rennes in Bretagna dove abita, Jean Pierre Delumeau ha compiuto gli studi universitari all’Ecole Normale Supérieure di Parigi. E’ stato allievo del professor Pierre Toubert, eminente storico francese di storia dell’Italia medievale, sotto la cui direzione ha compiuto il monumentale volume in lingua francese “Arezzo, spazio e società, 715-1230” (Roma, 1996) e le altre ricerche sulla storia aretina. Dal 1973 al 2009 ha insegnato all’Università di Rennes 2. È socio corrispondente dell’Accademia Petrarca e socio onorario della Società storica aretina, oltre che cittadino onorario di Arezzo.
Il ciclo di conferenze della Società storica aretina si propone non soltanto di mettere in luce le significative differenze esistenti fra la giustizia contemporanea e quella dei secoli pre-illuministici, ma anche di portare l’attenzione su processi e situazioni penalmente rilevanti che hanno segnato la storia aretina ed appassionato l’opinione pubblica, anche lontano dalle mura della nostra città.
La conferenza successiva è in programma il 19 novembre, quando Elena Bonora parlerà della fallita congiura ordita a Roma nel 1564 per uccidere il papa Pio IV, che vide fra i suoi protagonisti alcuni aretini di casa Accolti. Come di consueto, gli incontri sono ad ingresso libero, con dibattito finale aperto a tutti.