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Firmato l’accordo per la cittadinanza di genere

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Le pari opportunità cominciano dalla scuola, compresa quella dell'infanzia. E' partendo da questo assunto che la Provincia di Arezzo e i 39 Comuni del territorio, rappresentati dalla cinque zone socio-sanitarie, hanno sottoscritto questa mattina un accordo con il quale sarà realizzato il progetto “Impari@mo”, che prevede azioni di formazione nelle scuole rivolte alla lotta agli stereotipi di genere, e in particolare a favorire l’equa distribuzione delle responsabilità familiari uomo-donna. “E' nelle scuole infatti – ha spiegato l'Assessore provinciale alle Pari Opportunità Carla Borghesi – che si ha il primo embrione dello stereotipo del rapporto uomo-donna ed è lì che si comincia a delineare l'identità di genere. Per questo il progetto che abbiamo sottoposto all'attenzione della Regione, che lo ha approvato e finanziato con 76.000 euro ai quali si aggiungono gli 8.000 di cofinanziamento degli enti locali, è destinato proprio a questo tipo di utenza, coinvolgendo ovviamente anche i genitori dei bambini e dei ragazzi”. Nel dettaglio il progetto “Impari@mo” vuole approfondire e diffondere la cultura di genere, nei diversi contesti scolastici – dalle scuole dell’infanzia, agli istituti superiori -, affrontando il tema della cittadinanza: diritti, doveri e opportunità dei e delle cittadine. Attraverso l’analisi del significato di cittadinanza, verrà approfondito il concetto di stereotipo, verranno analizzati i diversi modelli e i comportamenti quotidiani al fine di facilitare i processi di cambiamento, per il raggiungimento delle pari opportunità. ll lavoro con le classi dovrà servire a stimolare i giovani a prendere consapevolezza delle differenze di genere anche attraverso il coinvolgimento in corrette discussioni intorno al tema delle pari opportunità, allo scopo di renderli coscienti dei molti condizionamenti a cui siamo soggetti quando esprimiamo giudizi sulla divisione dei ruoli femminili e maschili. Quindi la finalità del progetto, è anche quella di sollecitare i giovani a rivedere i vecchi modelli di riferimento nella percezione del sé e dell'altro sesso e contemporaneamente far sì che questi si assumano la responsabilità di trasformare gli aspetti della loro vita nella direzione del rispetto e dei diritti dei generi. Il progetto prevede anche la realizzazione di un cd documentario per cogliere e fermare attraverso le immagini le emozioni e le interazioni tra i partecipanti. Durante l'anno scolastico, per garantire una più ampia valorizzazione e diffusione del percorso e dei risultati, saranno realizzati eventi pubblici quale ulteriore occasione di sensibilizzazione. L'accordo è stato sottoscritto per la Valtiberina dal Sindaco di Sansepolcro Daniela Frullani, per il Casentino dal Sindaco di Chiusi della Verna Umberto Betti, per il Valdarno dal Sindaco di San Giovanni Valdarno Maurizio Viligiardi e per la Valdichiana dall'Assessore del Comune di Cortona Francesca Basanieri.