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I diritti vestono Prada

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Intesa sindacati – Prada. E’ stata firmata a Terranuova tra l’azienda, Filctem Cgil e Femca Cisl. Intesa nuova ed originale che punta a “rendere più coerenti e omogenee le dinamiche organizzative e gestionali tra Prada e le aziende della filiera che esprimono un fatturato prevalentemente orientato alla produzione per Prada”.


Vantaggi per tutti. Per l’impresa ma anche per i lavoratori delle aziende della “galassia Prada” del Valdarno in termini di diritti sul luogo di lavoro. Si concorda, infatti, sulla possibilità di estendere a queste ditte gli accordi di secondo livello attualmente vigenti in Prada nella provincia di Arezzo. Alcuni dettagli: articolazione del periodo feriale minimo da garantire ai dipendenti nel periodo di chiusura collettiva; il ricordo a forme di ore aggiuntive al normale orario definite come “disponibilità programmata”. Nel protocollo d’intesa si può poi leggere che “le norme contenute nel Codice Etico con cui Prada regola i rapporti con i propri fornitori esterni, rappresentano un riferimento per tutta la filiera produttiva”.
Il codice etico di Prada è molto chiaro e alcuni parti di esso sono citate nel protocollo: “condizioni di lavoro rispettose della dignità della persona”, “radicamento di una cultura della sicurezza e della salute dei lavoratori all’interno del luogo di lavoro, promuovendo la consapevolezza dei rischi e la responsabilizzazione dei comportamenti individuali”.

“Questa intesa – commentano Marisa Grilli e Gabriele Innocenti per la Filctem Cgil e Davide Scherillo per la Femca Cisl – valorizza le buone relazioni industriali come elemento indispensabile anche per le aziende della filiera, affinchè si creino le migliori condizioni per il raggiungimento degli obiettivi di produttività, efficienza e competitività attraverso i quali consolidare e sviluppare i livelli occupazionali nel pieno rispetto dei principi espressi dalla legislazione in materia di lavoro ai quali espressamente si richiama anche il Codice Etico del Gruppo Prada”.

Secondo Filctem e Femca, questo protocollo costituisce “uno strumento per l'estensione della contrattazione di secondo livello alle aziende dell'indotto del Gruppo Prada nella provincia di Arezzo: nelle intenzioni delle Organizzazioni Sindacali, nel pieno rispetto dei principi sanciti dalla contrattazione nazionale, il Protocollo dovrà contribuire non soltanto alla ottimizzazione della capacità di risposta delle imprese alle esigenze della filiera del lusso, ma anche alla condivisione da parte dei lavoratori dei risultati conseguiti dalle stesse imprese attraverso diritti, salario e sistema di welfare”

Le Organizzazioni Sindacali evidenziano che il Protocollo mette in rilievo la formazione professionale connessa alle necessità di sviluppo tecnico organizzativo delle imprese quale strumento per garantire costante crescita sia della qualità del prodotto sia del saper fare dei lavoratori, al fine di valorizzare l'eccellenza della filiera territoriale nel contesto di un mercato internazionale sempre più esigente e competitivo.