Home Nazionale Il Duomo di Siena ‘scopre’ il suo pavimento figurato. Porte aperte anche di notte

Il Duomo di Siena ‘scopre’ il suo pavimento figurato. Porte aperte anche di notte

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Roma, 12 lug. (Adnkronos) – La Cattedrale di Siena ''scopre'' il suo straordinario pavimento a commesso marmoreo. Dopo il successo dell'anno passato che ha visto la partecipazione di oltre trecentocinquantamila visitatori, parte il 18 agosto questa nuova iniziativa che consentira', fino al 27 ottobre, di ammirare nella sua completezza il prezioso tappeto di marmo che, protetto con fogli di faesite dal calpestio dei visitatori e dei numerosi fedeli che ogni giorno accedono al sacro tempio per la preghiera, non e' totalmente visibile. Si tratta del pavimento ''piu' bello?, grande e magnifico'', che mai fosse stato fatto, secondo la nota definizione del Vasari. Il pavimento del Duomo e' il risultato di un complesso programma iconografico realizzato attraverso i secoli, a partire dal Trecento fino all'Ottocento. La tecnica utilizzata e' quella del graffito e del commesso con marmi di provenienza locale. I cartoni preparatori per le cinquantasei tarsie furono disegnati da importanti artisti, quasi tutti ''senesi'', fra cui il Sassetta, Domenico di Bartolo, Matteo di Giovanni, Domenico Beccafumi, oltre che da pittori ''forestieri'' come l'umbro Pinturicchio, autore, nel 1505, del celebre riquadro con il Monte della Sapienza, raffigurazione simbolica della via verso la Virtu' come raggiungimento della serenita' interiore.Nelle tre navate l'itinerario si snoda attraverso temi dell'antichita' classica e pagana: la Lupa che allatta Romolo e Remo, l'egiziano Ermete Trismegisto, le dieci Sibille, i filosofi Socrate, Cratete, Aristotele e Seneca. Nel transetto e nel coro si narra invece la storia del popolo ebraico, le vicende della salvezza compiuta e realizzata dalla figura del Cristo, costantemente evocato e mai rappresentato nel pavimento, ma presente sull'altare, verso cui converge l'itinerario artistico e religioso. Nel periodo della scopertura si svelera', allo sguardo dello spettatore, anche la parte disegnata da Domenico Beccafumi che qui perfeziono' la tecnica del commesso marmoreo tanto da ottenere risultati di luci e ombre, assimilabili al chiaro-scuro del disegno. Nell'esagono sotto la cupola sono rappresentate le Storie di Elia e Acab; nei riquadri vicini all'altare sono raffigurati invece gli episodi di Mose' che fa scaturire l'acqua dalla roccia e le Storie di Mose' sul Sinai, oltre al Sacrificio di Isacco. Si potranno inoltre ammirare da vicino gli affreschi dell'abside e gli angeli in bronzo addossati ai pilastri vicino all'altare di Domenico Beccafumi, uno degli esponenti piu' rappresentativi del Manierismo.Ma il Duomo non finisce di sorprenderci: i visitatori potranno inoltre ''deambulare'' intorno al coro e all'abside ove si conservano le tarsie lignee di Fra Giovanni da Verona, eseguite con una tecnica simile a quella del commesso, con legni di diversi colori, raffiguranti vedute urbane, paesaggi e nature morte, costituite da vari oggetti disposti sugli scaffali degli armadi: suppellettili liturgiche, strumenti musicali, poliedri sfaccettati, teschi e clessidre simboli della vanita' delle glorie terrene.Contemporaneamente continua l'apertura straordinaria de ''La Porta del Cielo'', i sottotetti della Cattedrale, in cui per secoli nessuno e' potuto accedere, ad eccezione delle maestranze addetti ai lavori. Il percorso verso il 'cielo' della Cattedrale comincia da una scala a chiocciola inserita dentro una delle torri terminanti con guglie che fiancheggiano la magnifica facciata del Duomo. Una volta giunti sopra le volte stellate della navata destra inizia un itinerario riservato a piccoli gruppi che, accompagnati da un'esperta guida, potranno camminare 'sopra' il sacro tempio e ammirare gli interni del Duomo e gli esterni della citta'. Attraverso le vetrate dal tamburo della Cupola, si potra' inoltre osservare il pavimento nel suo insieme da una prospettiva diversa rispetto a quella abituale. Dal ballatoio della controfacciata si potra' inoltre godere della vista generale sulle tre navate con le tarsie raffiguranti i personaggi del mondo antico.