Home Cronaca Ordinanza di custodia cautelare in carcere per il rapinatore di coppie

Ordinanza di custodia cautelare in carcere per il rapinatore di coppie

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Ordinanza di custodia cautelare in carcere per il rapinatore di coppie

Era il 2 settembre dell’anno scorso, quando nel clima di festeggiamenti per il Saracino e in un’estate che ancora doveva finire, due coppiette vennero rapinate, in distinte circostanze, ma con il medesimo modus operandi, da quelli che poi si è scoperto essere giovani poco più che ventenni, spinti dalla voglia di passare una serata diversa dal solito. Alle ignare vittime portarono via soldi, oggetti preziosi e telefoni cellulari. Il primo caso si verificò in località Le Pietre, zona isolata nell’immediata periferia. Un uomo e una donna mentre erano all’interno della propria autovettura vennero aggrediti e costretti sotto la minaccia di un coltello a serramanico e di una pistola a consegnare soldi, oggetti preziosi, una macchina fotografica e telefoni cellulari ai loro aggressori. Poco dopo, uno stesso fatto venne perpetrato con modalità analoghe, ma questa volta a San Zeno, sempre in danno di un uomo e di una donna, che si erano lì appartati.
Allo shock iniziale, le vittime hanno poi fatto subentrare la volontà di non lasciare impuniti gli aggressori e con una non comune attenzione hanno collaborato con gli inquirenti.
Le indicazioni fornite sugli aggressori, in particolare sui loro tratti somatici, hanno fornito un importante contributo alle attività predisposte dagli investigatori e dal personale della polizia scientifica che, in sede di sopralluogo, ha individuato tracce della loro presenza all’interno dell’abitacolo di una delle autovetture in uso a due dei rapinati.
Così è stato individuato uno degli aggressori e si è formulata nei suoi confronti l’ipotesi di reato di rapina aggravata, ipotesi che condivisa dall’A.G. titolare dell’indagine, si è concretizzata in misura cautelare in carcere. Misura che è stata eseguita nella prima mattinata del 15 febbraio, nei confronti di H.S.J.J., originario del centro America, di 23 anni appena, residente da tempo nella zona del Valdarno, con la famiglia. Incensurato e operaio, attualmente si trova ristretto presso il carcere di Arezzo. Gli inquirenti sono andanti avanti nelle indagini e hanno identificato anche gli altri due complici, anche loro appena ventenni e connazionali del primo soggetto che nella giornata del 26 marzo scorso sono stati oggetto di due misure cautelari, per L.S.A.E., di anni 27, è stata emessa ordinanza di custodia cautelare in carcere, mentre P. C. J. O., di anni 21, è stato sottoposto agli arresti domiciliari.
Le perquisizioni delegate dall’A.G., infatti, estese anche alle singole abitazioni, hanno permesso di trovare altri precisi riscontri ai fatti verificatisi, ed in particolare sono stati rinvenuti i telefoni cellulari, la macchina fotografica e gli ori asportati alle vittime, nonché la pistola, poi risultata un’arma giocattolo.