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Piccoli Grandi Musei: mostre e itinerari tra Umbria e Toscana

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Il progetto Piccoli Grandi Musei intende concentrare l’attenzione sui percorsi artistici dell’Alta Valle del Tevere. In Valtiberina, a Città di Castello, all’inizio del XVI secolo Raffaello dipinse le sue prime importanti pale d’altare prima di partire per Firenze. A seguito poi del Sacco di Roma, intorno al 1527 e alla consecutiva diaspora degli artisti, giunsero in Valtiberina numerosi pittori tra cui Rosso Fiorentino, genio del Manierismo. Il suo soggiorno a Sansepolcro e a Città di Castello agirà da elemento catalizzatore per gli artisti autoctoni, impressionati dalla Deposizione e dal Cristo Risorto. Andando avanti nei secoli, rilevante è stato poi il ruolo di questa terra anche per l’arte del Novecento: non solo è stata frequentata da numerosi artisti per studiare i grandi maestri del passato come Piero della Francesca, ma anche un indiscusso maestro dell’arte contemporanea quale Alberto Burri ha contribuito ad accrescere il peso culturale della Valtiberina istituendo una Fondazione con una ricca raccolta di opere, che è tutt’oggi luogo privilegiato per conoscere il lavoro dell’artista.
Un percorso di arte e di cultura, dunque, che attraversa secoli di storia dell’arte nella Valtiberina toscana e umbra.
Di grande interesse è l’esposizione della Tavola Doria ad Anghiari.
La Tavola Doria – che riproduce la Lotta per lo Stendardo, la celebre raffigurazione della Battaglia di Anghiari, una parte del celebre affresco scomparso che Leonardo da Vinci dipinse in Palazzo Vecchio a Firenze – viene esposta per la prima volta ad Anghiari, la cittadina che fu teatro, nel 1440, dell’importante vittoria delle truppe fiorentine su quelle milanesi. L’occasione è offerta dalla rassegna Capolavori in Valtiberina da Piero della Francesca a Burri. Itinerari tra Umbria e Toscana promossa nei due territori nell’ambito della nona edizione del progetto Piccoli Grandi Musei, da Regione Toscana, Regione Umbria ed Ente Cassa di Risparmio di Firenze e con le collaborazioni di Soprintendenza beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici di Arezzo ed enti locali, istituzioni e diocesi dei territori interessati.
Ecco dunque che la Tavola Doria, pittura su tavola esposta nei mesi scorsi al Quirinale dopo essere scomparsa per circa 70 anni e sulla cui attribuzione il dibattito è ancora aperto, sarà collocata dal 16 Giugno al 3 Novembre presso il Museo Statale di Palazzo Taglieschi di Anghiari.
Sarà l’occasione, per i Musei che si affacciano in piazza Mameli ad Anghiari, di valorizzare congiuntamente le proprie collezioni attraverso la mostra della Tavola Doria. Il Museo statale di Palazzo Taglieschi ospiterà l'antica rappresentazione della Battaglia di Anghiari mentre il Palazzo della Battaglia – Museo delle Memorie e del Paesaggio nella Terra di Anghiari, conterrà le informazioni sul capolavoro perduto di Leonardo Da Vinci e sulla fondamentale importanza storica della battaglia, svoltasi il 29 giugno 1440 sotto le mura di Anghiari, “bastione di Toscana”.
La presenza della Tavola Doria ad Anghiari andrà a coincidere inoltre con la data del 29 Giugno, anniversario della battaglia che il paese celebra con lo storico Palio della Vittoria.
Il progetto Piccoli Grandi Musei ha tra i suoi capisaldi anche Piero della Francesca. Principale richiamo del Museo Civico di Sansepolcro, il maestro vi è presente con opere di grande valore, quali l’affresco della Resurrezione e il Polittico della Misericordia e, a Monterchi, con l’affresco Madonna del Parto a cui è dedicato l’omonimo museo che lo ospita. Ma il Quattrocento ha rappresentato, per la Valtiberina, anche il grande secolo della scultura, sia lignea sia in terracotta, accogliendo capolavori quali la Madonna di Donatello a Citerna e la Madonna di Jacopo della Quercia ad Anghiari.
I musei saranno collegati tramite un PASS di agevolazione all'ingresso.