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Pronto soccorso: avvio soft per l’ambulatorio dei codici minori in via Guadagnoli

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Pronto soccorso: avvio soft per l’ambulatorio dei codici minori in via Guadagnoli

AREZZO – Dalla congiuntivite all’otite, dalla micosi al piede alla stipsi. Sono queste le prime patologie dei pazienti che ieri sera hanno inaugurato il nuovo ambulatorio di medici di continuità assistenziale aperto in via Guadagnali. Un ambulatorio (orario 20-24) nato per garantire un servizio celere, gratuito, e professionale a quei cittadini con malanni minori che possono evitare, se non sono stati in grado di andare dal loro medico durante la giornata, di recarsi al pronto soccorso e spesso imbottigliarsi nel “traffico e nelle code”.

I cittadini hanno capito molto bene quali sono le ragioni per cui conviene recarsi in via Guadagnoli invece che al San Donato. Sono proprio quelle patologie, fastidiose, ma certamente non pericolose, per le quali davvero è giusto rivolgersi ad un medico di medicina generale, che sia quello proprio o quello della continuità assistenziale come sono coloro che tengono aperto l’ambulatorio di via Guadagnoli.

Il primo giorno, quando ancora la conoscenza di questa nuova opportunità non era poi tanto diffusa, gli accessi in quattro ore sono stati nove. Non molti, certamente. Ma se queste nove persone fossero andate al San Donato, magari il pronto soccorso ne avrebbe sofferto. Invece proprio al San Donato dalle 20 alle 24 si sono presentati 20 pazienti, di cui tre in codice giallo e 17 fra verdi, azzurri e bianchi. Con i nove di via Guadagnali sarebbero diventati 29. Ancora lontani dai 44 che lunedì della scorsa settimana hanno portato ad un vero e proprio ingorgo, ma comunque creando qualche difficoltà in più.
Invece tutto liscio. Vedremo cosa accadrà più avanti quando i numeri si alzeranno come avviene in particolari giornate critiche.
Buona la collaborazione, così come era stata auspicata, fra ospedale e ambulatorio di via Guadagnoli.

Correttamente al triage del san Donato i pazienti in arrivo, se catalogati con codici minori, vengono avvisati: “Qui potreste attendere anche un pò, perchè prima ci sono i codici maggiori e qui se il vostro intervento non è reputato da pronto soccorso pagate il ticket, mentre se andate in via guadagnali non c’è attesa, il servizio è gratuito e la qualità della risposta è uguale alla nostra”. Quattro le persone che hanno deciso di spostarsi dal pronto soccorso a via guadagnali.
E da via Guadagnali, invece, per un paziente che aveva necessità di un approfondimento diagnostico, c’è stato l’invio al San Donato.

Certo è troppo presto per fare bilanci. Presto per dire se questa è la strada migliore o se ne esistono altre che se individuate saranno percorse. Ma il primo impatto lascia soddisfatti, con la convinzione che i cittadini devono sapere bene a cosa servono l’una e l’altra struttura: il pronto soccorso è per i problemi gravi, a rischio vita, quelli che necessitano di approfondimenti diagnostici complessi, mentre l’ambulatorio di via Guadagnoli è come un ambulatorio del medico di famiglia al quale ci si rivolge per le cose più semplici.
Nel primo c’è un intero ospedale alle spalle, nel secondo c’è un filtro, gratuito e veloce, ma all’occorrenza la possibilità di un consulto del medico con gli specialisti del pronto soccorso e dell’ospedale e in caso di necessità l’invio al San Donato per ulteriori accertamenti.
L’obiettivo resta sempre lo stesso: garantire la giusta risposta alla giusta domanda, restando al fianco del cittadino per indicargli e garantirgli il percorso più appropriato di cura.