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Realtà e Sogni di Silvestro Pistolesi

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Villicana D’Annibale Via Cavour 85 di Arezzo inaugura sabato 30 novembre 2013, alle ore 18, la mostra intitolata Realtà e Sogni del noto maestro toscano Silvestro Pistolesi. L’esposizione, a cura di Danielle Villicana D'Annibale, comprende circa quindici opere recenti del maestro fiorentino, incluso disegni di nudi femminili a sanguigne e paesaggi dipinti a tempera e olio, e proseguirà a ingresso gratuito fino a mercoledì 11 novembre 2013 con il seguente orario: dal martedì al sabato, dalle ore 16 alle 20 e la prima domenica del mese e il sabato precedente dalle 11 alle 20 (chiuso domenica e lunedì). Negli altri orari apertura solo dietro appuntamento.

È un onore per la galleria presentare il maestro che festeggia i settant’anni con una mostra speciale. Grande celebrazione con opere recenti di Silvestro Pistolesi, maestro e seguace della scuola di Pietro Annigoni, attiva da oltre cinquant’anni e apprezzato in tutto il mondo.

Silvestro Pistolesi è un alfiere indiscusso di tecniche della scuola fiorentina. Il suo stile figurativo moderno-rinascimentale traduce trasposizioni oniriche nei quadri eseguiti in studio con la tempera grassa, per poi inondarsi di luce nei bozzetti a olio eseguiti dal vero, e raggiungere la massima espressione nella realizzazione di grandi pareti dipinte con la tecnica dell’affresco.
La sua produzione recente è fatta di opere di piccolo formato, splendide vedute di paesaggi toscani e nudi femminili. Le opere sono frutto della sua ampia fantasia e acuta osservazione.

Realtà e Sogni – una mostra da non perdere!

Biografia Silvestro Pistolesi:
Silvestro Pistolesi nasce a Firenze nel 1943 e fin da giovanissimo dimostra la sua inclinazione artistica, iscrivendosi prima alla Scuola d'Arte di Porta Romana e quindi all’Accademia Cappiello. Il suo apprendistato inizia con la frequentazione dello studio della pittrice Nerina Simi. Contemporaneamente si iscrive al corso di Nudo dell’Accademia delle Belle Arti di Firenze. In seguito conosce quello che sarà il suo grande maestro: Pietro Annigoni. È frequentando il suo studio, dal 1963, che avviene la sua vera formazione artistica. La prima personale è del 1972 alla Arts Unlimited Gallery di Londra che, con pieno successo, lo decreta talento di fama internazionale. Da allora ha esposto in numerose città italiane ed estere. L’artista ha eseguito ritratti di famosi personaggi, come quello di papa Giovanni Paolo II, e opere di grande rilevanza in sedi quali l’abbazia di Montecassino, il santuario della Verna, l’abbazia di Vallombrosa, l’ospedale “Don Gnocchi” di Scandicci e la chiesa della Trasfigurazione a Cape Cod, negli Stati Uniti. Tra le attività recenti sono da segnalare, nel 2012, la mostra personale alla "Casa Rossa" di Pontassieve (Fi) e la realizzazione del ritratto di Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze. Nella primavera 2013 si è svolta una sua mostra a Villa Rufolo di Ravello (Sa).

Hanno detto di lui:
“Visioni dal sapore romantico sono elementi essenziali dalla sintassi figurativa di Pistolesi, artista dotato di una profonda sensibilità, da lui stesso traslata in un modo straordinario di rendere, nonché interpretare la luce, facendo di quest’ultima un elemento sacrale, indispensabile ed espanso, come se tutto oltrepassasse i limiti reali della visione, armonizzando però l’effetto luminoso al racconto che ogni piccolo quadro in mostra vuole fermare in attimi percettivi, secondo una sequenza rapida e una lettura senza sosta, ma ricca di accezioni allusive e simboliche.”
(Liletta Fornasari, storico dell'arte)

“…Pistolesi è un lavoratore, con un lungo tirocinio, con quel tipo di tirocinio che una volta iniziato, per il vero artista, non ha fine, è già arrivato a conquistare dei mezzi talvolta eccezionali, come è dimostrato da varie opere… Certo è difficile, oggigiorno, trovare tra i pittori suoi coetanei qualcuno che non solo si oppone alle correnti di moda (o meglio, se ne sente estraneo), ma qualcuno che come lui sia isolato ‘in un mondo proprio’ apparentemente anacronistico, è pieno di accenti e significati assorgenti nell'insieme a valore di simbolo: simbolo di un coerente rimpianto che soltanto oggi è dato a provare…".
(Pietro Annigoni, pittore)