Home Nazionale Tiraboschi, su tirocini leggi regionali deludenti e deboli

Tiraboschi, su tirocini leggi regionali deludenti e deboli

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Bergamo, 25 ott. (Labitalia) – Parte oggi a Bergamo una intensa due giorni dedicata al tema dei tirocini. Ad organizzarla sono Adapt e la Scuola internazionale di Dottorato in formazione della persona e mercato del lavoro: 'Internship and traineeship for students and young people', questo il titolo del convegno internazionale a cui partecipano molti esperti per capire se il tirocinio sia un'opportunità o anche uno sfruttamento. In Italia ci sono "nuove regole e anche nuove complicazioni in materia di tirocini formativi", sostiene Michele Tiraboschi, responsabile scientifico di Adapt, che prosegue: "Lo scorso 24 luglio sono scaduti i termini per la recezione a livello regionale delle Linee-guida della legge Fornero in materia di tirocini. L?obiettivo della legge di pervenire a una disciplina omogenea e uniforme sull?intero territorio nazionale, non è stato tuttavia raggiunto"."Allo stato attuale -osserva Tiraboschi- districarsi tra le varie regolamentazione sarà un esercizio complesso e sin da ora è possibile affermare che leregolamentazioni regionali appaiono alquanto deludenti e deboli con il rischio che un metodo dell?alternanza quale è il tirocinio formativo,ampiamente legittimato per percorsi non curriculari, finisca per snaturarsi in termini di strumento di politica attiva per l?inserimento nel mercato del lavoro dei giovani e dei gruppi svantaggiati al punto da impattare in negativo, come di fatto è avvenuto nel corso degli ultimi anni, sul faticoso processo di rilancio dell?apprendistato".Al tema dei tirocini è dedicato anche il 'Rapporto di analisi e primo bilancio delle nuove regolamentazioni regionali di implementazione delle linee-guida della riforma Fornero' di Michele Tiraboschi, Giuseppe Bertagna, Umberto Buratti e Francesca Fazio, contenuto nell'Ebook gratuito n. 16/2013 della Collana Adapt Labour Studies E-Book Series.Per Giuseppe Bertagna, responsabile scientifico della Scuola, "il monitoraggio svolto in questi mesi ci consegna ora un quadro normativo intricato e contraddittorio in cui l?obiettivo di definire standard minimi omogenei ha generato, al contrario, la proliferazione di discipline regionali diverse e in concorrenza tra di loro, con il risultato di dare maggiore incertezza a tutti gli operatori del mondo del lavoro coinvolti". "Accanto alla funzione descrittivo-ricostruttiva, lo studio analizza in termini critici lo stato dell'arte sulla disciplina dei tirocini in Italia e fornisce una valutazione circa il raggiungimento dell'obiettivo della legge Fornero, quello di definire un quadro normativo omogeneo su scala nazionale ancorché la materia dei tirocini sia di esclusiva competenza regionale" commenta Umberto Buratti, ricercatore Adapt. "L?esito finale è una Babele normativa -conclude Francesca Fazio, dottoranda di ricerca e ricercatrice Adapt- ,che certo non aiuterà la prevenzione dei tanti abusi denunciati in materia. Il quadro di notevole eterogeneità emerso – specialmente con riferimento alle tipologie di tirocinio, ai soggetti promotori, all?indennità di partecipazione e ai limiti numerici (di cui si forniscono tabelle riassuntive) – accanto alla mancanza di una regolamentazione completa in ancora otto Regioni italiane suggerisce il fallimento delle Linee-guida e con esso, la necessità di rifondare su altre basi un quadro di qualità dei tirocini".