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Vodka Tonic vince il Bibbiena Film Festival

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“Dosaggio perfetto degli ingredienti: 1/3 paura, 1/3 coraggio, 1/3 amicizia. Si affronta il tema della morte in un film ridondante di vita in cui l'unica assenza è l'utopia”. Con questa motivazione la giuria ufficiale del Bibbiena Film Festival premia il cortometraggio Vodka Tonica di Ivano Fachin come miglior film. Prendendo spunto dalle “ricette” di vita che danno un tocco alchemico all’opera di Fachin, la BiFF giuria presieduta da Simone Emiliani esprime un giudizio dalla forma insolita, ma dal contenuto importante.
Il premio per la miglior regia va invece a FIREWORKS di Giacomo Abruzzese “per una precisa identità di messinscena nell'armonizzare diversi elementi narrativi e cinematografici evidenti in particolare nell'uso dei linguaggi diversi e della fotografia”. Infine Enrico Iannacone con il corte dal titolo L'ESECUZIONE si aggiudica il della critica. La giuria definisce il suo “un cinema istintivo senza mezze misure, una sorta di noir intimo che ha filmato efficacemente l'incapacità di gestire la rabbia, lucida e distruttiva, del protagonista”. La manifestazione alla prima edizione, è stata un successo da molti punti di vista. Tanti i corti in gara per una manifestazione al suo esordio. Sono stati quasi 250 infatti i registi che hanno scelto di partecipare caricando il proprio corto sulla piattaforma online del BiFF. 32 quelli giunti alla fase finale dell’evento, che si è svolto a Soci, in provincia di Arezzo, nel fine settimana appena trascorso. Ma anche per la presenza di pubblico. Tutte e tre le giornate e le serate del BiFF hanno visto grande affluenza di appassionati e non, attratti dalla completa gratuità dell’evento, dall’amore per il nostro cinema e per i grandi ospiti che si sono susseguiti sul palco del BiFF. Denny Mendez, Antonella Ponziani, Nicola Rignanese, i registi Riccardo Ferrero e Saverio Di Bigio, il John Belushi italiano Nicola Nocella e per finire, il maestro di Quentin Tarantino Enzo G. Castellari, ospite della giornata finale del BiFF e padrino delle premiazioni. Settantacinque anni, quaranta film da regista, e l’ammirazione sconfinata per lui da parte di Tarantino, che lo chiama “maestro” e a lui si è ispirato per girare “Bastardi senza gloria”. Il Bibbiena Film Festival, con la direzione artistica di Giovanni Bogani, è stata un’occasione unica per far conoscere il cinema italiano attraverso il lavoro di giovani registi emergenti che lavorano in Italia e all’estero.