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5 milioni di euro per gli imprenditori che scommettono sui centri storici

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5 milioni di euro per gli imprenditori  che scommettono sui centri storici
Anna Lapini

“Imprese al Centro” cresce. Il progetto di valorizzazione della rete commerciale e artigianale nel centro storico di Arezzo lanciato da Confcommercio nel 2012, si estende ora dal capoluogo a tutti i centri della provincia di Arezzo grazie al nuovo accordo con Banca Etruria. L’istituto di credito ha infatti messo a disposizione un plafond di cinque milioni di euro da destinare in esclusiva agli imprenditori iscritti alla Confcommercio che intendono trasferirsi o aprire ex novo un’attività all’interno di un centro storico.

Obiettivo dell’iniziativa, che si concretizza nell’erogazione di un finanziamento a tasso variabile fino ad un massimo di 70mila euro ad azienda, è di ripopolare i centri storici ripartendo dai tanti, troppi, fondi commerciali e artigianali vuoti che intristiscono intere aree e le rendono meno appetibili e meno funzionali sia per i residenti sia per i turisti. Al contempo, l’accordo Confcommercio-Banca Etruria permette alle piccole medie-imprese della provincia di Arezzo di poter contare su una nuova linea di credito, in un momento in cui troppo spesso la stretta creditizia e la mancanza di liquidità costringono gli operatori a ridimensionare lo sviluppo del proprio business.

Per accedere al finanziamento di “Imprese al Centro”, che ha durata fino a 60 mesi e prevede condizioni economiche di favore e la restituzione della prima rata anche dopo un anno, gli operatori hanno tempo fino al prossimo 30 giugno, salvo esaurimento anticipato del plafond. L’importo richiesto, che potrà arrivare fino al 50% delle spese sostenute dall’azienda, potrà essere assistito da garanzia a prima richiesta rilasciata da Centro Fidi, l’organismo creditizio della Confcommercio.

I cinque milioni di euro complessivi messi a disposizione da Banca Etruria per ampliare e rafforzare il progetto di insediamento delle imprese nei centri storici si sommano agli altri due milioni e mezzo già stanziati nel 2013 dall’istituto di credito per le sole imprese del centro storico di Arezzo. Garantiranno dunque una buona copertura finanziaria, di cui gli operatori potranno avvalersi per realizzare finalmente nuove strategie di crescita. Per i neo imprenditori, o aspiranti tali, c’è invece la possibilità di coprire le spese della fase di start up. A patto, però, di scommettere insieme a Confcommercio e a Banca Etruria sulla rinascita dei centri storici.

“Finalmente possiamo spostare l’attenzione anche sui centri storici delle vallate, che come quello del capoluogo soffrono purtroppo del progressivo abbandono da parte le imprese”, sottolinea la presidente della Confcommercio Anna Lapini, “è chiaro che non basta sostenere finanziariamente gli imprenditori per convincerli a ritornare nella parte antica delle nostre città. Servono, insieme, misure che favoriscano la viabilità e l’affluenza di persone, a cominciare dai parcheggi, altrimenti i centri storici resteranno sempre penalizzati rispetto ai poli della distribuzione organizzata. Ma è comunque un primo passo verso quella rinascita che noi auspichiamo da tempo e che potrebbe favorire anche il turismo. Perché una città vuota e senza servizi, anche se con bellissimi monumenti, non interessa a nessuno”. “Siamo convinti che avere dei centri storici vitali e ricchi di iniziative in tutte le cittadine della nostra provincia sia un volano importante per favorire il turismo e valorizzare la cultura e l’economia locale più in generale”, dichiara Federico Baiocchi, Direttore Centrale Commerciale di Banca Etruria “L’iniziativa finalizzata a favorire nuovi insediamenti di attività economiche nel centro storico della città di Arezzo, si estende oggi a tutti i centri storici della Provincia e trova maggiore forza in un plafond dedicato e raddoppiato. Banca Etruria mette a disposizione 5 milioni di euro per sostenere e favorire l’insediamento di attività commerciali, convinta che questo rappresenti un’ottima opportunità sia per lo sviluppo di nuove iniziative, sia per quelle già esistenti che vorranno investire nei nostri amati centri storici.’’