Roma, 25 ott. (Adnkronos) – Vendeva su internet bottiglie di vino, contraffatte per essere spacciate come prodotto di qualità, il dipendente di una enoteca di San Marino, denunciato per contraffazione dal Comando provinciale di Siena del Corpo forestale dello Stato. Le bottiglie di Brunello di Montalcino, Amarone, Ornellaia e Tignanello, di dubbia provenienza, erano state vendute ad un valore totale di circa 10mila euro. Lo comunica il Corpo forestale dello Stato.
Le indagini, fa sapere la Forestale, sono iniziate da una partita di Brunello di Montalcino comprate su internet, nel dicembre 2013, da un acquirente di Bari, che aveva segnalato al Consorzio Montalcino una etichettatura irregolare: in particolare, risultavano contraffatte, oltre all’etichetta, anche le fascette dei Monopoli di Stato. Dalle analisi chimiche svolte, il vino è risultato non conforme alle caratteristiche organolettiche tipiche del prodotto.
Da qualche tempo, inoltre, l’uomo aveva aperto una partita Iva per la vendita delle bottiglie sul web; le ricerche, pertanto, si sono allargate sul commercio dei vini su internet, rivelando un fiorente mercato di vini pregiati e costosissimi. Il Corpo forestale, su delega della Procura di Siena, ha perquisito la residenza riminese del venditore, sequestrando circa cento bottiglie di cui non risultava alcuna fattura d’acquisto. Sono ancora in corso le indagini per appurare la provenienza e l’autenticità dei vini.