Home Attualità Alleanza coop: si perdono 7.000 ettari l’anno, aumentare di 1% superfice vitata

Alleanza coop: si perdono 7.000 ettari l’anno, aumentare di 1% superfice vitata

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Roma, 30 ott. (Labitalia) – Aumentare dell’1% la superfice vitata dell’Italia, sfruttando tutto il potenziale di crescita consentito dalla nuova normativa europea, così da incrementare il patrimonio viticolo nazionale, la cui superficie è di 640.000 ettari, di ulteriori 6.000 ettari l’anno, distribuiti sotto forma di autorizzazioni per nuovi impianti. È questa una delle richieste avanzate dall’Alleanza delle Cooperative – Settore vitivinicolo, che ha svolto ieri, a Reggio Emilia, la sua prima Assemblea unitaria e che associa 510 cooperative vitivinicole (165.000 soci produttori e 8.000 persone occupate), che producono il 52% della produzione vitivinicola italiana per un fatturato che supera i 4,1 miliardi.
Il motivo della richiesta, che verrà formalizzata al ministero, è presto detto. “Il vigneto Italia – spiega Adriano Orsi, presidente del Settore Vitivinicolo di Fedagri-Confcooperative – perde circa 7.000-8.000 ettari all’anno. Se vogliamo mantenere un settore vitivinicolo italiano competitivo, dobbiamo cercare di arrestare questo trend negativo e assicurare alle nostre cantine cooperative una sufficiente quantità di uva da lavorare. Potendo sfruttare, almeno per il primo anno, l’1% di crescita massima, eviteremo di mettere a rischio la redditività delle imprese che sarebbero costrette a fare i conti con un inevitabile aumento dei costi di produzione”.
Sul fronte comunitario, si sottolinea, non arrivano in tal senso segnali incoraggianti. L’Italia aveva chiesto la possibilità di trasferire i diritti di reimpianto ancora “in portafoglio” fino al 31 dicembre 2020, per evitare la perdita di un potenziale di produzione pari a 50.000 ettari, corrispondenti ai diritti di reimpianto “in portafoglio” non ancora esercitati dai produttori. Una richiesta che l’Europa non è disposta ad accogliere.