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Aperto ad Arezzo il Cantiere di “Italia Unica”

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Aperto ad Arezzo il Cantiere di “Italia Unica”

Giorgio Guerrini: una proposta politica in grado di sbloccare le energie inespresse o soffocate, di tutelare le libertà civili e il merito per garantire un benessere comune anche ad Arezzo

“Siamo al lavoro per sbloccare le energie spesso inespresse o soffocate della nostra provincia e del nostro Paese, mobilitando le forze sane e le persone perbene che finora sono lontane e deluse dalla politica e che ora si stanno impegnando per una risposta positiva alla richiesta d’aiuto che la società e la nostra economia ci mandano” Sono parole di Giorgio Guerrini che guida l’equipe aretina che sta lavorando per Italia Unica, il movimento che sta costruendo Corrado Passera e che sta coinvolgendo in maniera significativa anche la provincia di Arezzo.

Parole espresse in mattinata durante la Conferenza Stampa di apertura del “cantiere” di Italia Unica ad Arezzo.La nostra Italia è Unica – ha spiegato Guerrini – e di questo siamo orgogliosi: è la storia di sorprendenti talenti e di pluralismo creativo, è un Paese pieno di intelligenze, di vitalità e di cuore. È a questa Italia, e a questa Arezzo, che ci rivolgiamo con una proposta che ha una visione ambiziosa, ma allo stesso tempo realizzabile, una proposta in grado di sbloccare le energie spesso inespresse o soffocate e di tutelare le libertà civili e il merito per garantire un benessere comune”.

Tra gli obbiettivi quello di rilanciare con vigore i territori, e creare occupazione per le sue donne e i suoi uomini, mobilitando risorse mai immaginate negli ultimi anni: 400 miliardi di euro al servizio della crescita economica nazionale. Perché la forza di una nazione si misura soprattutto con i posti di lavoro e non solo con gli indicatori economici. Si può fare anche perché l’Italia dispone di un patrimonio pubblico di almeno 1000 miliardi di euro, un tesoro non valorizzato che può essere determinante per affrontare i drammatici problemi del debito pubblico e del credito. Per esempio, per rimborsare subito 100 miliardi di debiti della Pubblica Amministrazione nei confronti delle imprese.

Ampio lo spettro di impegno anche nel sociale: “Vogliamo aiutare le famiglie – spiega ancora Guerrini – che devono diventare incubatori di pari opportunità. Investiamo su bambini e anziani, entrambi risorse per il nostro futuro. Oggi ad occuparsene sono le donne che in molti casi rappresentano il vero ammortizzatore sociale. Sviluppiamo politiche attive per l’inclusione e la valorizzazione delle donne, soprattutto quelle con figli e altri famigliari non autosufficienti a carico, nel mondo del lavoro: un’Italia con occupazione femminile pari a quella maschile vedrebbe crescere il Pil di oltre il 10%”.

Nella stessa ottica, “dobbiamo liberare – conclude Guerrini – la società e anche la nostra provincia dal peso asfissiante della cattiva burocrazia (che non è tutta la Pubblica amministrazione), dall’ingerenza ingiustificata dei partiti e dall’odioso meccanismo delle raccomandazioni: mettiamo fine alla politica di cooptazione, ad esempio per le nomine in sanità, a favore di una politica basata sul merito. Ovunque non sia necessario, lo Stato deve arretrare e i cittadini devono poter tornare a decidere con autonomia del proprio futuro con regole più semplici ma su cui si dovrà vigilare più severamente”.