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Arezzo terza provincia artigiana d’Italia

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Arezzo terza provincia artigiana d’Italia
Ferrer Vannetti

Ferrer Vannetti: “Livello di eccellenza nazionale. Un importante segnale di speranza. Ma ora i provvedimenti economici in via di definizione dal governo devono sgombrare il campo dalle incertezze. Vigileremo”

Arezzo è la terza provincia artigiana d’Italia e la prima in Toscana per risposta alla crisi: nel rapporto tra apertura di nuove imprese e chiusura di vecchi esercizi frutto di un’analisi di Confartigianato Arezzo su dati Unioncamere, Arezzo artigiana assume quindi una posizione di eccellenza nazionale non soltanto regionale.

Con una sostanziale tenuta: di fatto. Per andamento, è la terza provincia artigiana d’Italia, preceduta soltanto da Isernia e Bolzano. I dati sono aggiornatissimi, si riferiscono, come la tabella allegata, al primo trimestre 2014, e considerano iscrizioni, cessazioni, saldi e tassi di crescita trimestrali per province. Il risultato è che Arezzo è al terzo posto in Italia, e per quel che riguarda le altre province toscane noi troviamo Prato al sesto, Livorno al 21simo, Grosseto 22esimo, Firenze 33esimo, Pisa 40esimo, Massa Carrara 43esimo, Pistoia 45esimo, Siena 53esimo, Lucca 110.

“Insomma l’artigianato di Arezzo chiude in rosso registrando solo un -0,34% – spiega Ferrer Vannetti presidente di Confartigianato imprese Arezzo- nella nostra provincia abbiamo visto chiudere 297, ma abbiamo aperte 260 imprese artigiane: ripeto chiude in un leggero rosso ma, riprende  fiato, all’inizio del 2014, il sistema delle imprese aretine”.

“La riduzione delle chiusure è un segnale positivo, le imprese cominciano ad avvertire che il vento dell’economia sta cambiando e cercano di restare aggrappate al mercato per cogliere le opportunità di rilancio dei consumi – insiste Ferrer Vannetti, leader di Confartigianato Arezzo – ed è evidente, però, che l’incertezza del quadro complessivo resta elevata e induce ancora tanti aretini a rimandare i loro progetti imprenditoriali”.

Secondo Confartigianato Arezzo però “i provvedimenti economici in via di definizione devono sgombrare il campo da questa incertezza e restituire fiducia a chi vuole scommettere sull’impresa. Vigileremo. Le riforme allo studio, non solo devono essere fatte con urgenza, ma devono essere fatte bene e per durare. Agli imprenditori di oggi e di domani, più che gli incentivi, servono norme più stabili e più semplici. Solo così si torna ad avere fiducia e dunque a investire, a creare occupazione e a crescere”.

A livello nazionale poi si tratta di un trimestre che tradizionalmente consegna un bilancio negativo all’anagrafe delle Camere di Commercio, il saldo del primo trimestre 2014 (-24.490 imprese) si segnala per una decisa inversione di tendenza rispetto al 2013, quando all’appello mancarono oltre 31mila imprese. Sul risultato ha influito, in particolare, il rallentamento delle cancellazioni (10mila in meno rispetto al primo trimestre dell’anno scorso, pari ad una contrazione del -6,7%), un dato che ha compensato fortemente il lieve calo delle iscrizioni (circa 3mila unità in meno rispetto al primo trimestre 2013, il 2,7%). In conseguenza di queste due dinamiche, lo stock delle imprese esistenti a fine marzo si attesta a 6.012.366 unità, di cui 1.390.064 (il 23,1%) artigiane.

IMPRESE ARTIGIANE– I trimestre 2014

Iscrizioni, cessazioni, saldi e tassi di crescita trimestrali per province

Graduatoria provinciale per tassi di crescita trimestrali

  Saldo Tasso di crescita     Saldo Tasso di crescita
ISERNIA 38 20 18 0,87%   ASTI 145 228 -83 -1,27%
BOLZANO – BOZEN 321 331 -10 -0,08%   REGGIO CALABRIA 128 256 -128 -1,30%
AREZZO 260 297 -37 -0,34%   LODI 115 190 -75 -1,30%
VICENZA 536 665 -129 -0,51%   SALERNO 213 479 -266 -1,33%
MILANO 1.654 2.018 -364 -0,52%   CATANZARO 128 219 -91 -1,36%
PRATO 437 494 -57 -0,54%   PARMA 284 471 -187 -1,37%
V. C. OSSOLA 95 121 -26 -0,57%   RIMINI 254 397 -143 -1,38%
PORDENONE 174 220 -46 -0,60%   NAPOLI 492 915 -423 -1,40%
TRIESTE 123 151 -28 -0,62%   CREMONA 164 296 -132 -1,40%
BOLOGNA 674 853 -179 -0,63%   CAMPOBASSO 81 153 -72 -1,40%
MONZA E BRIANZA 555 713 -158 -0,69%   PALERMO 279 500 -221 -1,40%
FERRARA 260 326 -66 -0,69%   TORINO 1.453 2.388 -935 -1,42%
TRENTO 262 357 -95 -0,72%   VENEZIA 379 664 -285 -1,43%
LECCO 203 271 -68 -0,74%   SAVONA 173 312 -139 -1,45%
COMO 389 515 -126 -0,74%   CROTONE 65 113 -48 -1,48%
GENOVA 503 679 -176 -0,75%   FERMO 176 287 -111 -1,54%
BERGAMO 717 965 -248 -0,77%   ASCOLI PICENO 110 208 -98 -1,56%
VARESE 563 736 -173 -0,77%   CUNEO 419 723 -304 -1,56%
ANCONA 280 374 -94 -0,78%   LATINA 173 321 -148 -1,57%
TREVISO 512 701 -189 -0,78%   ENNA 67 120 -53 -1,58%
LIVORNO 188 246 -58 -0,81%   TRAPANI 126 243 -117 -1,59%
GROSSETO 150 200 -50 -0,83%   BARI 359 862 -503 -1,66%
BRESCIA 750 1.062 -312 -0,85%   FOGGIA 201 370 -169 -1,66%
GORIZIA 77 101 -24 -0,87%   SASSARI 149 378 -229 -1,67%
IMPERIA 165 229 -64 -0,88%   MESSINA 191 395 -204 -1,68%
BELLUNO 89 136 -47 -0,89%   CALTANISSETTA 46 108 -62 -1,68%
PAVIA 330 465 -135 -0,89%   TERNI 99 185 -86 -1,68%
VERONA 597 851 -254 -0,94%   BRINDISI 138 264 -126 -1,69%
REGGIO EMILIA 576 771 -195 -0,96%   ALESSANDRIA 272 481 -209 -1,71%
NOVARA 249 347 -98 -0,96%   CAGLIARI 183 435 -252 -1,71%
SIRACUSA 85 150 -65 -0,98%   TARANTO 144 279 -135 -1,74%
FORLI’ – CESENA 299 427 -128 -0,99%   RIETI 72 142 -70 -1,76%
FIRENZE 613 917 -304 -1,00%   CHIETI 195 368 -173 -1,80%
ROVIGO 163 234 -71 -1,01%   VIBO VALENTIA 35 84 -49 -1,82%
LA SPEZIA 159 216 -57 -1,01%   MATERA 27 95 -68 -1,82%
ROMA 1.061 1.779 -718 -1,02%   RAGUSA 79 202 -123 -1,82%
PADOVA 525 806 -281 -1,03%   LECCE 389 747 -358 -1,88%
MANTOVA 276 415 -139 -1,07%   AGRIGENTO 89 209 -120 -1,89%
RAVENNA 254 376 -122 -1,09%   TERAMO 183 350 -167 -1,89%
PISA 256 373 -117 -1,09%   AOSTA 59 137 -78 -1,92%
BIELLA 110 174 -64 -1,11%   FROSINONE 169 355 -186 -1,95%
VERCELLI 109 168 -59 -1,11%   LUCCA 284 538 -254 -2,01%
MASSA CARRARA 166 232 -66 -1,13%   ORISTANO 33 102 -69 -2,07%
UDINE 311 475 -164 -1,13%   COSENZA 193 459 -266 -2,10%
PISTOIA 263 376 -113 -1,14%   VITERBO 106 275 -169 -2,11%
PERUGIA 366 567 -201 -1,14%   CASERTA 221 465 -244 -2,11%
MACERATA 279 411 -132 -1,16%   BENEVENTO 63 170 -107 -2,13%
MODENA 497 764 -267 -1,20%   POTENZA 46 209 -163 -2,13%
PESCARA 161 257 -96 -1,21%   CATANIA 234 620 -386 -2,14%
PIACENZA 168 274 -106 -1,21%   AVELLINO 104 262 -158 -2,15%
SONDRIO 79 137 -58 -1,22%   L’AQUILA 121 300 -179 -2,34%
PESARO E URBINO 260 413 -153 -1,26%   NUORO 92 260 -168 -2,39%
SIENA 121 213 -92 -1,27%   ITALIA 28.308 44.958 -16.650 -1,18%

Fonte: Unioncamere-InfoCamere, Movimprese