Home Cronaca “Arezzo Wave: un business!”: Il Comitato per Villa Severi continua a far sentire la sua voce, 1500 firme per dire no alla manifestazione nel parco di Villa Severi

“Arezzo Wave: un business!”: Il Comitato per Villa Severi continua a far sentire la sua voce, 1500 firme per dire no alla manifestazione nel parco di Villa Severi

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“Arezzo Wave: un business!”: Il Comitato per Villa Severi continua a far sentire la sua voce, 1500 firme per dire no alla manifestazione nel parco di Villa Severi

Il Comitato per Villa Severi non demorde e rilancia contro la scelta di Villa Severi come location per Arezzo Wave, operata dell’Amministrazione Comunale e dall’Assessore Romizi in particolare. “Un assessore che non  è stato sottoposto al vaglio delle elezioni – fa notare il portavoce del Comitato – e che non dà il dovuto ascolto alle 1500 persone che hanno firmato contro questa decisione, fatto che comprova l’esistenza di un problema. Se fossimo in campagna elettorale, l’Assessore Romizi e tutta l’Amministrazione li ascolterebbero 1500 cittadini? Noi crediamo proprio di sì”. Il Comitato per Villa Severi è stato ricevuto dal Sindaco Fanfani, che ha mostrato interesse e rispetto nell’ascolto delle nostre richieste, prendendone nota e si è riservato di studiare una relazione sull’impatto acustico, che  evidenzia problematiche che sicuramente non erano ancora state portate a sua conoscenza. Detto questo confidiamo anche nella professionalità dell’ufficio della Sovrintendenza di Arezzo e di quella Archeologica della Toscana che, come sapete tutti, hanno mostrato grosse perplessità proprio sull’uso di Villa Severi per Arezzo Wave – prosegue il portavoce –.

Ad oggi il Comitato per Villa Severi sta proseguendo con la raccolta firme e non esclude azioni più concrete. “Stiamo pensando di occupare il parco durante i lavori di allestimento di Arezzo Wave. Vogliamo proprio vedere se qualcuno si prende la briga di mandarci via da un parco pubblico – continua il Sig. Cerofolini – Sì, perché l’assessore Romizi ci ha presi in giro, parlando in politichese. Ai giornali è andato a raccontare storielle, cioè che è venuto incontro alle nostre esigenze. “Tutto ciò non corrisponde al vero, mi permetto di replicare a nome del Comitato”. Non capiamo questo accanimento di Romizi su Villa Severi a favore di Arezzo Wave. Eppure abbiamo fatto presente che ci sarebbero delle location più adatte ad accogliere la kermesse: dal Centro Affari, all’area Lebole, all’ interporto di Indicatore, all’area delle cave di Quarata, all’area di Ponte Buriano, oppure una location più piccola, visto che dicono che è una festicciola. “Non ci è mai capitato di andare ad una festicciola con Elio e Le Storie Tese, o Emis Killa, ma tutto può essere possibile” Vogliamo sapere il perché il Comune non le ha nemmeno prese in considerazione. Forse perché era già stato tutto deciso a priori da Valenti e Romizi? Tra l’altro, quest’ultimo ha fatto molte volte il volontario ad Arezzo Wave in passato. Sarà per questo che adesso pensa di poter decidere per tutti?”.

– Si tratta di un parco pubblico che verrebbe sequestrato per diversi giorni in nome di un evento che porterà in città molte problematiche, non facciamo finta di ignorarlo. Tra l’altro la Festa della Birra, che doveva tenersi proprio in quei giorni sempre a Villa Severi, come riportano le stesse dichiarazioni rilasciate da Ass. Melodika, con tanto di permessi già ottenuti, è stata fatta sloggiare per fare posto ad Arezzo Wave e gli organizzatori della Festa lo hanno saputo dai giornali! “Cose incredibili sono successe e stanno succedendo”. Se pensano che nessuno si ricordi il servizio delle Iene sulla questione droga al campeggio, si sbagliano di grosso! Il Comitato per Villa Severi ribadisce di essere contro la decisione presa a discapito della città e di 1500 cittadini, in quanto ritiene che la location sia inadatta ad ospitare un evento di questo genere, per vari motivi: la questione della complessa viabilità ed assenza di parcheggi adeguati come evidenziato dalle analisi e dalle proposte del Piano Strutturale di Arezzo (vedi “Il Sistema “Chiusura a nord” paragrafo 3.3.4.3 del documento relativo agli Aspetti trasportistici e della mobilità urbana presente sul sito del Comune di Arezzo). La questione del rumore, come evidenziato dallo stesso PCCA (Piano di Classificazione acustica del Comune di Arezzo) che vede la presenza non solo di una vasta zona residenziale, ma anche di recettori sensibili individuati in zone di classe II a basso impatto acustico come Cappuccini e come la Casa di Riposo Villa Fiorita, residenza per anziani sofferenti e non autosufficienti, i quali ci sembra anche solo moralmente, se non legalmente doveroso tutelare.  Lo sfruttamento di una villa e di un’area pubblica aventi valore archeologico, storico, artistico, paesistico ed ambientale, del relativo parco presente nell’elenco delle ville e dei giardini di non comune bellezza, nonchè degli edifici specialistici antichi, dove persino gli arbusti sono censiti, sottoposti al vincolo della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Arezzo e della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana.  Il fatto poi che l’ingresso ad un parco pubblico venga messo a pagamento, seppure solo dopo le ore 19, non depone certamente a favore di Mauro Valenti, che dopo aver per anni usufruito di contributi dal Comune di Arezzo (e non solo) per fare il suo festival, ha poi aspramente criticato la Città e la sua Amministrazione in ogni occasione, scrivendo pagine e pagine di accusa ed adesso torna qui e vuole dettare legge. “La colpa è esclusivamente di chi nell’Amministrazione Comunale, ed in particolare l’Ass. Romizi, intendono  permetterglielo. Vogliamo ricordare che lo stesso Valenti con dichiarazione dell’Aprile 2013 inneggiava a “Perugia stiamo arrivando”. Non dimentichiamoci che Valenti è stato rimandato al mittente da tutte le altre città dove ha presentato la sua “slot machine”: Firenze, Lecce e Livorno ecc. Ci sarà un motivo! E non ci venite a raccontare che Arezzo Wave porta turismo… questo è davvero troppo!”. Se si pensa di risollevare la tendenza al nulla di questa città con Arezzo Wave, forse sarebbe opportuno ricordare che il turismo è ben altra cosa (Cortona insegna). Per quanto riguarda l’incontro pubblico convocato da Romizi e Valenti per confrontarsi con i cittadini, il Comitato per Villa Severi consiglia di farlo a casa dell’uno o dell’altro, visto che ormai hanno già deciso tutto come se la città fosse la loro.

Il Comitato per Villa Severi