Home Politica Bernardini candidato a Presidente della provincia, il suo programma tradotto per i cittadini

Bernardini candidato a Presidente della provincia, il suo programma tradotto per i cittadini

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L’avevamo detto in epoca non sospetta che la cosiddetta abolizione delle province era solo un bluff, l’agnello sacrificale (per finta) dato in pasto da Renzi all’antipolitica! Ora sembra che se ne accorgano anche molti organi di stampa fino ieri esaltatori del verbo renziano. Altro che semplificazione! Il decreto Del Rio ci sembra lo studio a tavolino della complicazione degli affari semplici. Avremo i comuni, le città metropolitane, le Unioni dei Comuni, e la provincia che è un’altra Unione dei comuni a livello superiore. Con una confusione di ruoli e di competenze mai vista. Ma con una elezione indiretta, fatta da sindaci e consiglieri comunali, in cui si stanno svelando i veri obbiettivi politici: un mega incucio in cui tutti sono d’accordo con butti, in cui le burocrazie politiche ( che si chiamino partiti o civici è del tutto indifferente), la fanno da padroni. E’ il paradossale risultato dell’antipolitica!

L’esempio aretino-caentinese può essere utile a capire.

Abbiamo letto l’annuncio della discesa in campo, per queste strane elezioni del 12 ottobre, del Sindaco di Bibbiena, Bernardini, come candidato a Presidente della Provincia a capo delle “liste civiche”!

Cosa siano poi queste vergini liste civiche sarebbe divertente da spiegare.

Intanto noi vogliano tradurre gli obbiettivi ed il programma di Bernardini, ad usum delphini, avrebbero detto gli antichi, cioè ad uso dei normali cittadini

Le motivazioni della discesa in campo:

Bernardini: “Il sistema basato sull’occupazione delle poltrone non può essere accettato, per questo mi candido e presentiamo una lista per avere rappresentanti nel futuro Consiglio provinciale“,!

Traduzione: “Perché le poltrone devono prenderle solo gli altri? Qualcuna datela anche a noi. Per questo mi candido a Presidente. Così qualche seggiola ci toccherà!”

Ruolo della Provincia:

Bernardini: la provincia deve solo programmare e controllare.. (ma era già così anche ora)

Tradotto: A gestire ci pensiamo da noi. Nessuno pensi di mettere bocca nelle nostre scelte

Viabilità:

Bernardini: Spazio e peso alle viabilità minori (ma non sono queste competenza dei comuni?). Per la grande viabilità andare verso soluzioni più ragionevoli ed equilibrate che contrastino con gli interventi di questi ultimi anni dettati da esigenze “partitiche”

Traduzione: Non so un cavolo della viabilità provinciale, ma andare contro le esigenze “partitiche” fa sempre fico e di moda, è molto renziano, così come “andare verso soluzioni più ragionevoli ed equilibrate”. Tanto chi potrebbe dire di no. Va bene per tutte le stagioni. Ci piacerebbe sapere cosa pensa Bernardini della fondovalle del Casentino, della strada per i Mandrioli o la Consuma e magari della 71 in valdichiana, della due mari, della E45, della marecchiese ecc.: tutte strade che riguardano la provincia di Arezzo per cui si candida a Presidente!

Edilizia scolastica:

Bernardini: per le strutture scolastiche confronto in ogni zona con le strutture scolastiche ed i diretti interessati, dando priorità alla sicurezza ( Grande e dettagliato programma!)

Tradotto: non so niente della situazione delle scuole della provincia e che volete che vi dica. Un confronto con i diretti interessati (chi saranno mai?) fa tanto civico (come se la partecipazione, di cui Bernardini in verità non ha dati certo grande prova pratica, lo avessero scoperta le liste civiche). Poi aggiungiamoci un po’ di sicurezza tanto per dire qualcosa che va bene per tutte le stagioni.

Rifiuti (unite!udite!)

Bernardini: Sì alla raccolta differenziata, ma se non comporta costi. Sì al termovalorizzatore (volgarmente: inceneritore) ovviamente controllato! Ogni provincia deve trovare soluzioni al proprio interno.

Tradotto: Della raccolta differenziata non ci importa un fico secco. Lo diciamo solo per moda, perché fa tendenza. Ma siamo pratici: va bene un bell’inceneritore. Insomma la posizione di Bernardini è tutt’una con quella del PD renziano, oltre che nella versione locale ceccarelliana. Ed in piena sintonia con Forza Italia.

Non è un caso che abbiamo sempre sostenuto che Bernardini è il vero sindaco PD del Casentino, anche se per queste elezioni provinciali, si presta a far la folgia di fico per nascondere un troppo evidente inciucio FI-PD, candidandosi come liste civiche, ma con l’appoggio del centro destra e di FI (le dichiarazioni di Lucia Tanti , dirigente FI, che annuncia la non presentazione di liste forzitaliote, sono esplicite).

Così la spartizione di poltrone sarò completa ed unanime, secondo la più vecchia e trita tradizione inciucista e partitica, in barba ai sostenitori del nuovo! Ed ai teorici de civismo d’accatto!

Luca Tafi, SEL Casentino