Home Attualità Economia Bolkestein, partita chiusa con il commercio ambulante

Bolkestein, partita chiusa con il commercio ambulante

0

Ambulanti sì, ma non imprenditori in balìa della sorte. Per il rilascio e il rinnovo delle loro licenze in fiere e mercati resta infatti prioritario il criterio dell’anzianità di servizio, che sgombra l’orizzonte dalle nuvole nere di chi, con l’introduzione della direttiva Bolkenstein, temeva una liberalizzazione indiscriminata e senza regole, tale da togliere qualsiasi certezza alle imprese del settore e ai consumatori. Lo ha confermato anche la responsabile del settore commercio su area pubblica della Regione Toscana Paola Frontini, che ieri (30 gennaio 2014) presso la sede Confcommercio di Arezzo ha parlato agli operatori ambulanti della provincia in una sala gremita. Massiccia anche la presenza dei funzionari che all’interno dei Comuni del territorio si occupano dell’organizzazione dei mercati e del rilascio delle concessioni. Erano in molti, a rappresentare i centri più importanti di tutte le vallate: dal capoluogo a Sansepolcro, da Cortona, Castiglion Fiorentino e Monte San Savino al Casentino e al Valdarno con San Giovanni, Montevarchi e Terranuova Bracciolini.

“L’incontro è servito a fare il punto sulle regole che disciplineranno l’organizzazione delle fiere e dei mercati in Toscana”, dice il presidente provinciale degli ambulanti Fiva (Federazione Italiana Venditori su Area pubblica) Confcommercio Rodolfo Raffaelli, “Bolkenstein o no, il Protocollo firmato con la Regione Toscana fa tornare al primo posto la professionalità, valutabile in base ad un mix fra anzianità di esercizio dell’impresa e l’anzianità di presenza maturata nello stesso posteggio di cui si richiede la concessione”.

Altro dato importante: le licenze dei Comuni avranno una durata minima prefissata di nove anni, massima di 12. “Il che garantisce agli operatori un minimo di stabilità per programmare il lavoro e gli investimenti, oltre che per costruire relazioni con i clienti di una certa località”, sottolinea Raffaelli, “conoscere i clienti ci consente di trovare i prodotti più adatti per quell’utenza, gestire meglio ordini, scorte e giacenze di magazzino”.

Fiva Confcommercio fa sapere che le concessioni in essere di mercati e fiere vengono automaticamente prorogate fino al 2017. Da quella data, partiranno le nuove procedure di selezione che comunque premieranno l’esperienza professionale degli operatori. Non sono previsti aste o bandi fondati sul criterio del vantaggio economico. “E questo sgombra il campo dalla possibilità che tutti i posteggi nelle fiere e nei mercati vengano accaparrati da grandi imprese organizzate, alla faccia della libera concorrenza”, sottolinea il presidente della Fiva Confcommercio aretina.

“Vigileremo che i Comuni applichino correttamente tutte le procedure”, conclude Rodolfo Raffaelli, “la presenza di tanti funzionari all’incontro ci ha comunque confermato la grande attenzione che da sempre i Comuni rivolgono alla nostra sorte: mercati e fiere sono attività tradizionali da tutelare, come lo è il settore economico rappresentato dal commercio ambulante”.