Home Attualità Bufera su Tavecchio, lui si difende: “Non sono razzista”

Bufera su Tavecchio, lui si difende: “Non sono razzista”

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(AdnKronos) – Esplode la polemica per le dichiarazioni di venerdì di Carlo Tavecchio. “Da noi gioca titolare chi mangiava banane…”, ha detto il numero uno della Lega nazionale dilettanti in pole per il posto di presidente Figc. Poche ore dopo ha precisato il senso delle sue parole: “Mi dispiace se ho offeso qualcuno ma io mi riferivo al curriculum dei giocatori”. In seguito alle sue dichiarazioni, diventate un caso, diversi dirigenti del Pd hanno chiesto un passo indietro a Tavecchio dalla corsa per la presidenza federale.
Lui però si difende e respinge le accuse. “Nel mio discorso, in maniera impropria e per questo mi scuso ancora una volta, mi riferivo al fatto che sono a favore dell’integrazione, ma al contempo rinnovo la necessità di scoraggiare l’utilizzo di calciatori che non migliorano la qualità del nostro campionato. Come scritto nel mio programma elettorale, se sarò eletto Presidente della FIGC, la Federazione condurrà una politica fattiva contro ogni discriminazione. Accetto tutte le critiche ma non l’accusa di razzista perché la mia vita testimonia l’esatto contrario”.
Le polemiche però non accennano a placarsi. “Non è una gaffe. Sono parole razziste #tavecchioNO”, sottolinea in un tweet Francesco Nicodemo, responsabile Comunicazione della segreteria Pd, sintetizzando il disappunto dei democratici. “I problemi del calcio e dei vivai e possibili soluzioni si possono indicare senza parlare di mangiatori di banane? Passo indietro no?”, scrive sempre sul sito di microblogging il responsabile Enti Locali del Pd, Stefano Bonaccini.
Ed ancora Davide Faraone, altro esponente renziano e responsabile Welfare in segreteria: “#Tavecchio non può fare il presidente della Figc. Sono state svuotate le curve e sospese partite, per parole così. Non avrebbe credibilità”.
Ma non solo il fronte renziano interviene sul caso Tavecchio. Anche Stefano Di Traglia, già portavoce di Pier Luigi Bersani, prende posizione così su twitter: “#Tavecchio inadeguato. Avanti un altro. #Figc”. Un commento sul social network anche dal ministro dello Sport dell’ultimo governo Prodi, Giovanna Melandri: “La frasaccia di Tavecchio non onora lo sport e vanifica ogni sforzo per colpire razzismo. Fermatelo”.
La difesa di Tavecchio – Venerdì Tavecchio, interpellato dall’Adnkronos, aveva precisato: “La gaffe delle banane? Mi dispiace se ho offeso qualcuno ma io mi riferivo al curriculum dei giocatori extracomunitari che arrivano nel calcio inglese”. “Mi riferivo al campionato inglese – aveva spiegato – che sui giocatori extracomunitari ha regole precise in base alle quali i calciatori devono presentare un curriculum di professionalità maturata nel paese di origine”.
I commenti
Kyenge – ”Tavecchio farebbe bene a tener presente che le parole, soprattutto se pronunciate da persone che ricoprono ruoli di responsabilità all’interno delle istituzioni, hanno un peso e comportano delle conseguenze. Le parole sono pietre, possono eventualmente dar luogo anche ad episodi di violenza verbale e fisica”, commenta così all’Adnkronos Cecile Kyenge, europarlamentare Pd ed ex ministro per l’Integrazione’.
Idem – “Penso che non ci sia nulla da commentare. Mi sento solo di fare un invito a tutti i livelli per abbassare i toni”, dice la senatrice del Partito Democratico, Josefa Idem. “Bisogna cominciare a pensare all’interesse del Paese e a lavorare solo per quello e questo vale per tutti, non solo per il mondo del calcio”, ha aggiunto la ex campionessa olimpica di canoa.
Pescante – “Che il presidente Tavecchio abbia avuto una scivolata è fuori di dubbio ma mi pare che abbia subito chiesto scusa”, ha detto il membro del Cio, Mario Pescante. “E’ possibile anche che la tensione abbia giocato un brutto scherzo”, ha concluso.
Ulivieri – “La gaffe del presidente Tavecchio non riguarda me ma chi lo ha candidato. Noi candidiamo Albertini, se l’avesse detta lui una cosa del genere gli avrei tolto il mio appoggio”, ha detto il presidente dell’Assoallenatori, Renzo Ulivieri.
Abodi – “Noi dirigenti abbiamo molti, ma molti più doveri dei tifosi. Dobbiamo prestare molta, ma molta più attenzione a comportamenti e linguaggi”. Andrea Abodi, presidente della Lega di Serie B, dal proprio profilo Twitter parla così sulle parole di Tavecchio. Le considerazioni affidate da Abodi al social network alimentano un dibattito animato dalle domande di tifosi e appassionati. “Attenzione. Una frase inaccettabile non fa di una persona un razzista. La demagogia non è una buona medicina”, dice il presidente della Lega di Serie B che, come Serie A e Lega Pro, appoggia la candidatura di Tavecchio.
Gasparri – “Una polemica esagerata. Montare una campagna antirazzista su una frase di Tavecchio, che peraltro si è scusato subito” venerdì sera “mi sembra un’esagerazione. Invito qualcuno che vedo agitarsi, nel Pd soprattutto, a scendere da cavallo…”.