Home Attualità Calcio: Agnelli, Lega A si riprenda suo ruolo di leadership (2)2

Calcio: Agnelli, Lega A si riprenda suo ruolo di leadership (2)2

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(AdnKronos) – “Fin dall’inizio del mio mandato ho segnalato la necessità e l’urgenza di alcune riforme strutturali di ‘sistema’. Tutto è cambiato nella gestione della Juventus, ma quasi nulla -evidenzia Agnelli- nel contesto nazionale di riferimento. Il profondo lavoro di rinnovamento interno trova, quindi, un limite formidabile nel mancato sviluppo complessivo del calcio italiano. Cambiare questo stato di cose è un’operazione complessa che ha i caratteri della massima urgenza per raggiungere gli obiettivi che ci prefissiamo. Il nostro calcio ha necessità di grandi misure di carattere domestico e di un nuovo slancio verso i mercati internazionali”.
“Lo Juventus Stadium, di cui siamo fieri ed orgogliosi, rimane l’unico esempio di struttura sportiva all’avanguardia”, fa notare Agnelli, secondo il quale lo “sviluppo di nuove infrastrutture è il tema cruciale del prossimo quinquennio”. Parlando dei diritti tv, il n.1 del club bianconero afferma che nella ripartizione dei proventi “è necessario condividere un meccanismo in grado di riconoscere sia il valore dei grandi club, cui la Juventus appartiene, sia tutelare economicamente quelle società che, per disavventure di carattere sportivo, dovessero in futuro trovarsi ad essere escluse dalla serie A”.
Nella lettera, Agnelli entra anche nel merito delle riforme che il calcio italiano deve realizzare e definisce “necessaria un’ulteriore riduzione del numero di società professionistiche, accompagnato da una revisione della composizione delle rose, per garantire alle nazionali un adeguato rifornimento di giocatori convocabili”. “Sono priorità che andranno accompagnate da altre due importanti riforme con un unico comun denominatore: il talento. La prima -dice ancora- è un’adeguata politica dell’immigrazione, che sia rispettosa delle leggi dello Stato, ma anche dello sviluppo del sistema e dei diritti umani. Infine il tema delle seconde squadre, da preferire alle cosiddette ‘multiproprietà'”, inserite invece nella bozza illustrata a metà settembre dal presidente della Figc, Carlo Tavecchio, e dal consigliere federale con delega alle riforme Claudio Lotito.