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Camae dona al 118 dodici manichini didattici per i corsi di formazione di primo soccorso

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Camae dona al 118 dodici manichini didattici per i corsi di formazione di primo soccorso

AREZZO – Ormai tutte le settimane ci sono medici e infermieri della centrale 118 che si muovono per la provincia per formare personale sanitario o laico all’uso dei defibrillatori e per l’addestramento al primo soccorso. Una attività inevitabile per istruire il personale che sta sulle ambulanze, ma anche i responsabili di primo soccorso di aziende pubbliche e private, delle strutture come le scuole o il personale delle forze dell’ordine ed altre ancora.

Da quando poi con il progetto “Arezzo cuore” la nostra provincia ha avviato una massiccia campagna di diffusione sul territorio dei defibrillatori semiautomatici (circa trecento quelli già installati in provincia), i corsi sono aumentati e ad oggi sono oltre seimila le persone formate e abilitate al loro utilizzo. Merito, sicuramente, anche del progetto avviato nelle scuole medie aretine, dove ad essere istruiti sono gli insegnanti di educazione fisica che poi, con un programma a “ragnatela”, si faranno carico di formare a loro volta gli studenti su come si soccorre una persona in difficoltà, in attesa dell’arrivo dei soccorsi sanitari ufficiali.

“Abbiamo puntato fin dall’inizio sul coinvolgimento diretto dei cittadini, singoli e associati – afferma il direttore del 118, Massimo Mandò – ed oggi il nostro progetto sta facendo scuola in molte altre realtà. Significativo, a questo proposito, l’incontro in programma domani in sede regionale con i provveditorati agli studi della Toscana interessati a replicare la nostra esperienza. Dobbiamo convincerci che la morte cardiaca può essere sconfitta, ha sottolineato Mandò, ma è fondamentale farsi trovare pronti e preparati. La diffusione capillare dei defibrillatori nel territorio sta già dando buoni frutti e ci sono zone della nostra provincia, come ad esempio il Valdarno, dove abbiamo ragiunto il 40% di sopravvivenza in caso di infarto”.

Per far questo il personale tutor del 118 utilizza materiali informativi, depliant, porta con se dei defibrillatori per illustrare e soprattutto insegnare quelle manovre che sono appropriate nel dare soccorso. Manovre per eseguire le quali sono necessari dei “manichini didattici”. Si tratta di manichini con dimensioni simili a quelle umane sulle quali si possono compiere le esercitazioni necessarie, dalla pressione sul torace alla respirazione bocca a bocca, alle corrette modalità di azione e di posizionamento.

E’ per questo che il 118 ha accolto di buon grado la donazione che proprio oggi è stata illustrata nella sede della centrale. Il Camae (Club amatori macchine agricole d'epoca), presieduto da Ernesto Ferrini (che tra l’altro è anche un medico), ha deciso di donare 12 manichini. “Strumenti importanti – ha sottolineato ancora Massimo Mandò – perchè sempre maggiori sono le richieste di organizzare corsi qualificati di primo soccorso in tutta la provincia. Di manichini ne abbiamo già un certo quantitativo, ma ultimamente, per le numerose richieste, siamo costretti a spostarli di zona in zona con molta frequenza”.

Ferrini, a nome dell’Associazione che presiede, ha motivato la donazione sottolineando come “il Camae che è una associazione portatrice di tradizioni popolari, proprio per il suo radicamento sul territorio sia chiamata anche a svolgere una funzione sociale e conseguentemente ha deciso di investire in formazione e sicurezza. Un investimento importante, ha precisato Ferrini, che potrà far valere i propri effetti positivi in favore di tutti i cittadini”.