Lettera aperta ai miei concittadini aretini

“In politica non si dimette mai nessuno. Io invece l’ho fatto. E’ stata una scelta dura ma necessaria. Per la coerenza e per il rispetto verso un progetto da me portato avanti, che aveva al suo centro la città di Arezzo e le esigenze dei suoi abitanti. Ho donato tutto il mio cuore ed il mio tempo al progetto inaugurato da questo partito.

Quando l’ho fondato ad Arezzo non avevamo fondi, né sede né ‘santi in paradiso’, eravamo pochissimi e nulla poteva presagire che in breve tempo ci sarebbero stati grandi e considerevoli risultati, anche in termini di iscritti e percentuali.

Con Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale ho voluto inaugurare un percorso preciso per la città di Arezzo, che ci ha portato ad essere al servizio della cittadinanza, di cui abbiamo sempre cercato di raccogliere e denunciare disagi, disservizi e problematiche.

Questo perché credo nella politica e ritengo che essa sia, prima e sopra ogni altra cosa servizio.
Un servizio disinteressato e gratuito alla propria terra ed al proprio popolo.                          

Ed è evidente che se oggi la politica gode di sfiducia è perché si è allontanata da questo suo significato originario per abbracciare quello degli interessi particolari e della sordità alle problematiche del cittadino. Esattamente per questo motivo ritengo importante l’azione svolta da Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale ad Arezzo che durante la mia ‘gestione’ ha dato modo ai cittadini di esporci i propri problemi uniti alle proprie ipotesi di soluzione, coinvolgendoli nelle proposte come poche altre forze politiche oggi hanno l’umiltà di fare.                                                                 

E’ stato sfiorato di poco il necessario 4% alle recenti elezioni europee qui nella nostra Provincia, senza alcun altro mezzo che la forza di poche braccia e la coerenza delle proposte.

E’ proprio in nome di quella stessa idea di politica nella quale credo fermamente che io oggi ho fatto questa scelta.

In politica tutti prima o poi arrivano ad un bivio: scegliere tra la coerenza dimostrata fino a quel momento, a costo di grandi sacrifici oppure il compromesso con qualcosa che non ritieni giusto per il progetto, la storia, l’idea o qualsiasi altra cosa ti abbia sospinto fino a quel momento. Io ho scelto la coerenza e lo dimostro con i fatti: dimettendomi.                                                        

 Vi esorto a pensare quanti al mio posto avrebbero fatto altrettanto.

Questa città ha bisogno di recuperare il significato originario di politica che non è né la prebenda, né l’interesse particolare né il proprio orticello o quello dell’amico che ci ha fatto un favore. Per questo motivo sicuramente continuerò ad occuparmi di politica per la mia città, con la passione e la dedizione di chi lo fa solo ed esclusivamente nell’interesse della collettività.

Soprattutto senza pretendere poltrone perché chi è mosso da questo, è bene che si dedichi ad altro.”

Carlotta Andrea Buracchi