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Casa delle Culture: oltre 7.000 accessi nel primo anno di attivita’

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Casa delle Culture: oltre 7.000 accessi nel primo anno di attivita’
Casa delle Culture

Arezzo,15/9/2014_Un bilancio senza dubbio positivo e soddisfacente, dopo un anno di lavoro e servizi offerti alla Casa delle Culture di Arezzo. Un successo ben sintetizzato dall’elevato numero di ingressi registrati nel corso dell’ultimo anno: oltre 7.000 utenti stranieri e aretini sono infatti passati dalla Casa delle Culture, partecipando alle varie attività proposte dalle associazioni del territorio che compongono il tavolo di coordinamento. Altrettanti sono stati gli accessi allo Sportello Informativo, un servizio nato appositamente per fornire informazioni e orientamento sui servizi del territorio e sulla normativa vigente in materia di immigrazione.

Una partecipazione diffusa e trasversale, sempre in crescita nel corso dell’anno, che ha visto indistintamente italiani e stranieri coinvolti nelle diverse attività promosse dalla struttura di piazza Fanfani.

“E’ un progetto per l’intera città. – commenta l’assessore all’integrazione Stefania MagiRappresenta Arezzo nella sua capacità di integrazione e proiezione nel futuro. E’ sede dei progetti di Oxfam Italia e di Rondine Cittadella della Pace, dell’Orchestra Multietnica. La Casa delle Culture è un progetto destinato non solo a rimanere ma a svilupparsi: è un luogo di pace, incontro e conoscenza”.

“Il suo funzionamento rappresenta il successo di una sfida non facile – sottolinea Alessandro Bechini, direttore di Oxfam Intercultura – Volevamo creare un riferimento, non solo per i migranti ma per tutti i cittadini, e ci siamo riusciti: gli italiani sono il secondo gruppo ad utilizzare la struttura per numero di accessi”.

Un luogo di incontro tra migranti e aretini

Diverse le comunità di migranti che negli ultimi dodici mesi si sono susseguite negli spazi della Casa delle Culture: particolarmente rilevante è stata infatti la presenza della comunità bengalese che, ad esempio, nel solo periodo compreso fra gennaio e giugno 2014, ha fatto registrare più di 800 accessi. Da segnalare inoltre, nello stesso periodo, l’accesso di un consistente numero di cittadini pakistani (513 accessi), marocchini (202) e indiani (167).

La maggioranza di questi ingressi – ha ricordato  Ingrid Tveleniuc di Oxfam – sono stati finalizzati alla ricerca di informazioni per il rilascio del permesso di soggiorno (20%) e dei documenti di cittadinanza (8-10%), ma particolare interesse hanno suscitato anche i corsi di lingua (9%) e i test di italiano (6%).

Un discorso a parte invece per i cittadini aretini che, con 522 accessi fra gennaio e giugno 2014, si collocano al secondo posto fra le comunità più presenti. La Casa delle Culture si è pertanto delineata come uno spazio di condivisione e proficua contaminazione fra diverse culture e tradizioni, ponendo in contatto storie, racconti e vicende provenienti da ogni angolo del mondo: un segnale evidente dell’elevato multiculturalismo che sta caratterizzando sempre più il territorio aretino”.

Un anno di attività tra corsi laboratori e incontri

Corsi, laboratori e incontri: tante sono state le iniziative promosse alla Casa delle Culture. Fra le numerose attività innovative e sperimentali, grande successo hanno riscosso i momenti di aggregazione rivolti alle donne, i corsi di cucina e i laboratori promossi dalle associazioni aretine. Contestualmente sono stati consolidati e migliorati i programmi già esistenti e strutturati, come le attività di dopo-scuola e i corsi di lingua italiana per bambini e adulti. Nel corso dell’anno sono stati poi realizzati incontri di supporto con le associazioni straniere presenti sul territorio, fra cui l’Associazione Arezzo Insieme, l’Arezzo Ceylon Cricket Club, l’Associazione Filippina e l’Associazione Islamica. Oltre al già citato Sportello Informativo, un ruolo molto importante per lo svolgimento delle attività è stato giocato dagli spazi ludici dedicati ai più piccoli e le tante  mostre, rassegne e seminari che si sono susseguitI nel corso dei mesi.

Anche una “sala prove” per l’Orchestra Multietnica

“La Casa delle Culture – concludono Luca Baldini e Gianni Micheli dell’Orchestra Multietnica – si è rivelata il luogo giusto per la musica. Qui abbiamo fatto le prove per oltre 30 concerti che poi abbiamo tenuto in ogni parte d’Italia. Qui hanno suonato con noi Shel Shapiro e Cisco dei Modena City Ramblers. E’ un luogo che non solo consente di realizzare progetti musicali ma che anche l’ispira. Pensiamo a corsi per bambini tra 8 e 13 anni privi di conoscenze musicali e laboratori per adolescenti in fase di formazione, come gli studenti del liceo musicale, alcuni dei quali sono già entrati a far parte dell’Oma”.